IL REGISTRO PERITI PER LE CAT NAT
La proposta, già avanzata all’interno del white paper Cineas, è ora tornata alla ribalta grazie a un emendamento al ddl Ricostruzione post-calamità
11/12/2024
Nell’ambito della discussione sulla legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità (ddl 1632) è stato inserito un emendamento che così recita: “b-bis) promuovere, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, la costituzione presso la concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap) di un ruolo di esperti per la stima economica dei danni prodotti da eventi calamitosi”. È già un “ruolo”, che però non è un albo, ma è un primo passo, anche se si tratta di un emendamento inserito nel disegno di legge, che dovrà completare il suo iter presso i due rami del Parlamento.
Ma non di questo volevo trattare in questo mio breve pensiero. Il mio strazio (e scusate la parola forte) è rendermi conto che nessuno abbia sentito la necessità di interpellarci, noi periti assicurativi, al fine di avere qualche spunto su questo, fantomatico, ma sperato ruolo. È vero, in Italia, le cose ti vengono calate dall’alto e quindi anche questa, se arriverà a essere operativa, giungerà fra capo e collo sulla nostra testa. Eppure, le premesse erano state favorevoli: ovvero, con Consap c’era stato un primo piccolo e flebile segnale di dialogo, seppur tramite Cineas, ma l’emendamento è poi entrato a gamba tesa in questo dialogo.
Il libro bianco Cineas
Ora mi domando come potrebbe configurarsi il ruolo di Consap, dato che è un ente gestore di ruoli, tenuto conto che esiste già una nostra proposta (vedasi il libro bianco pubblicato da Cineas con la collaborazione anche di Aipai) su come il suo intervento dovrebbe costituirsi; proposta che qui di seguito, per comodità di chi legge, si riporta in toto: “L’istituzione e la tenuta del registro periti per danni derivanti da calamità naturali – Per istituire il Registro Periti cui fare riferimento per la gestione operativa dei danni derivanti da calamità naturali, è fondamentale individuare e conoscere l’effettiva forza lavoro disponibile sul territorio nazionale. Tale fase prioritaria è indispensabile al fine di avere effettiva contezza di quali e quante siano le risorse professionali su cui il sistema possa contare, avendo anche certezza dell’idoneità di tali figure.
Si propone di individuare tale forza lavoro sulla base di:
• elenco dei professionisti certificati ai sensi della norma europea Uni 11628/2016 quali “Periti liquidatori assicurativi”; cfr. banche date pubbliche su www.accredia.it;
• censimenti in ambito associativo (associazioni di periti assicurativi rami elementari no motor qualificati, quali Aipai, Anpre).
Requisito essenziale è che il corpo peritale individuato sia composto da professionisti che:
• svolgano regolarmente l’attività di perito liquidatore assicurativo;
• dispongano delle necessarie qualifiche e competenze non solo sotto il profilo tecnico, ma anche dal punto di vista dell’analisi e inquadramento contrattuale-assicurativo di un danno.
I periti così individuati dovrebbero confluire in un registro unico e certificato, che si suggerisce sia gestito da ente terzo ufficialmente riconosciute quale Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici).
Il Registro dovrà essere oggetto di aggiornamento e revisione periodica (annuale) con verifica dell’adempimento dei requisiti richiesti.
La norma potrebbe prevedere anche, ai fini del mantenimento da parte del professionista del proprio nominativo all’interno del Registro Periti, l’obbligo di formazione specifica e aggiornamento per la gestione dei danni da calamità naturali”.
Una categoria di vitale importanza
In attesa degli sviluppi, quello che vorrei far rimarcare è che nell’ambito del risarcimento dei danni da eventi calamitosi di cui alla legge delle cat nat, richiamata all’inizio, il ruolo della nostra categoria è, da sempre, di vitale importanza in quanto sul campo ci siamo noi, con le nostre competenze ed esperienze professionali, di cui altre figure non dispongono.
Pertanto, cara Santa Lucia che porterai doni il 13 dicembre, facci questo regalo: che qualcuno si accorga (o si ricordi) che esistiamo da oltre 50 anni e che siamo una parte fondamentale della filiera dei sinistri da catastrofe naturale.
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