COME COSTRUIRE RESILIENZA AI RISCHI SISTEMICI

I Lloyd’s hanno lanciato di recente Futureset, piattaforma e community creata con l’idea di condividere dati, esperienze, approfondimenti e informazioni utili a stimolare le discussioni e accrescere le conoscenze sul potenziale impatto di eventi di eccezionale portata. Vittorio Scala, country manager dei Lloyd’s per l’Italia e MEDI area manager, spiega a Insurance Review come è nato il progetto e quali sono i suoi obiettivi

COME COSTRUIRE RESILIENZA AI RISCHI SISTEMICI
Lo scorso 8 febbraio i Lloyd’s hanno annunciato il lancio di un nuovo progetto dedicato alla promozione di una maggiore resilienza sociale ed economica nei confronti dei rischi più sfidanti al mondo. Si chiama Futureset, ed è una piattaforma, ma anche una community, creata con l’idea di condividere dati, esperienze, approfondimenti e informazioni che possano essere utili allo scopo di stimolare le discussioni e accrescere le conoscenze sul potenziale impatto dei nuovi rischi sistemici. “Ci rivolgiamo sicuramente al mondo delle assicurazioni ma anche ai governi e, più in generale, a tutti coloro i quali sono interessati a ricoprire un ruolo attivo per migliorare la resilienza a livello mondiale”, spiega Vittorio Scala, country manager dei Lloyd’s per l’Italia e, da quest’anno, anche MEDI area manager (regione che include Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro e Israele).

LA CULLA PER LA CREAZIONE DI NUOVE SOLUZIONI INNOVATIVE

L’idea di dare vita a Futureset è nata in seguito al Covid-19. “È emersa – racconta Scala – l’urgenza di dare una risposta alle pesanti conseguenze sull’economia mondiale e sulle comunità che la pandemia ha causato”. La piattaforma è aperta a tutti coloro che intendono portare il proprio contributo nei più disparati settori. “Non è però un semplice blog – precisa – ma è strutturata per diventare la culla per la creazione di nuove soluzioni innovative, per promuovere il dibattito e soprattutto per incrementare e diffondere le conoscenze che saremo in grado di acquisire su questi temi”. 
Nel corso di quest’anno Futureset si concentrerà sulla raccolta e sull’esame di tutti i dati, le informazioni, i pareri, le scoperte che riguardano le reali conseguenze causate dal Covid-19 a livello mondiale. Si passerà poi ai rischi legati ai cambiamenti climatici. Per accedere alla community basta registrarsi sul sito dei Lloyd’s nella specifica sezione dedicata a questa iniziativa: www.lloyds.com/futureset.
Una prima e più tangibile iniziativa promossa da Futureset sono le Systemic risk masterclass organizzate in collaborazione con il Chartered Insurance Institute (Cii) e la Lloyd’s Market Association (Lma). “In questi incontri virtuali – spiega Scala – esponenti del governo e dell’industria, esperti e accademici condividono con i partecipanti le loro esperienze, conoscenze e competenze relative ai rischi sistemici, aiutando così i professionisti dell’industria assicurativa e, più in generale le comunità, ad accrescere la propria consapevolezza e identificare possibili nuove soluzioni”. Anche le masterclass sono aperte a tutti e i link per registrarsi sono sul sito dei Lloyd’s.
Oltre alle masterclass è partito di recente anche il progetto An Expert’s Take, che fa sempre parte di Futureset. Si tratta di interviste condotte da una giornalista di The Economist, Anne McElvoy, a una serie di personalità che rappresentano il mondo dell’economia mondiale proprio sul tema della gestione dei rischi sistemici. La prima intervista ha visto come protagonista Lord Mervyn King, che è stato governatore della Banca d’Inghilterra. I prossimi intervistati saranno Robert Hannigan, massimo esperto nella sicurezza cyber ed ex direttore di Gchq, e Ann Pettifor, economista politica e autrice di The case for the Green New Deal.



NUOVI APPROCCI PER NUOVI RISCHI

Già nelle prime settimane in cui si cominciavano a comprendere i primi effetti della pandemia, “è apparso chiaro il ruolo fondamentale che l’industria assicurativa poteva e doveva ricoprire per far fronte allo scenario catastrofico che si prospettava”, osserva Scala. I sinistri lordi connessi al Covid-19 pagati dai Lloyd’s nel 2020 hanno superato i cinque miliardi di sterline e hanno riguardato oltre sedici diversi rami assicurativi: dalla cancellazione eventi alle coperture viaggi, dall’assicurazione del credito commerciale ai sinistri sulle polizze D&O. Ma ancora non è finita: “ci troviamo difronte a un enorme gap da riempire. I nostri clienti – afferma – ci chiedono nuovi tipi di copertura che possano proteggerli da nuovi o aumentati rischi che potrebbero trovarsi a dover affrontare nei prossimi mesi ma anche nel lungo termine. L’industria assicurativa deve pensare a nuovi modelli, nuovi approcci ai rischi”.
Secondo Scala, il Covid-19 ha dimostrato che è necessaria la collaborazione di tutte le parti, evidenziando la natura interconnessa dei rischi, in particolare per quanto riguarda la catena di fornitura mondiale. “Le conseguenze della pandemia su un settore sono ricadute a cascata su altri settori in modi mai visti prima. L’impatto di rischi sistemici, come la pandemia, è talmente vasto che non può essere assorbito da un solo settore. Servono nuove soluzioni – avverte Scala – perché se non esiste copertura, l’impatto ricade sui singoli clienti, quindi sui governi e da ultimo sui contribuenti. Se la copertura è implicita, la protezione oggi non è così certa perché non c’è comprensione dei reali rischi coinvolti”.


COME TRASFORMARE LE IDEE IN AZIONI CONCRETE

Come sarà possibile trasferire le idee emerse all’interno della community in azioni concrete? Su questo punto, Scala sottolinea che Futureset non è solo un luogo nel quale intrattenere discussioni. “Futureset produrrà approfondimenti unici e risultati accessibili per portare a un dialogo costruttivo e ad azioni tangibili che alimenteranno strumenti innovativi come la Product innovation facility per la ricerca e lo sviluppo dei prodotti. Tutto ciò sarà di supporto per definire e disegnare le soluzioni all’interno della nostra strategia Future at Lloyd’s e per dare valore ai nostri clienti, aprendo opportunità innovative nell’ambito dell’insurtech con la Lloyd’s Lab e stimolando il dialogo sull’ecosistema per prepararci ai rischi e alle aree di focus del futuro”.
Proprio a proposito di Future at Lloyd’s (vedi box a pagina 29), Scala spiega che la strategia “procede senza sosta e ci permetterà di diventare il mercato assicurativo più avanzato a livello mondiale”. Lo scorso novembre è stato pubblicato il Blueprint Two, un ambizioso piano biennale che introdurrà e sta già portando una grande rivoluzione all’interno dei Lloyd’s. “Avremo nuove modalità di lavoro basate su canali digitali che permetteranno la raccolta e la gestione dei dati in modo avanzato. Saranno create soluzioni dedicate ai nostri partner commerciali che permetteranno loro di condurre affari a costi sensibilmente inferiori – conclude Scala – e sosterremo ogni nuova idea che possa portare innovazione, digitalizzazione e modernizzazione”. 

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