IL PROGRAMMA DI AIPAI PER IL 2018
Massima apertura al dialogo per riflettere e agire sulle necessità che più da vicino riguardano i soci e la relativa attività sul campo. Ma anche servizi di formazione e sostegno per le realtà meno strutturate. Su queste linee guida si articolerà il lavoro dell’associazione nei prossimi mesi
10/03/2018
A novembre dell’anno passato, come da statuto, si è tenuta l’assemblea della nostra associazione.
Nell’occasione, accanto alla parte ordinaria che prevedeva anche la nomina per il prossimo triennio del nuovo consiglio direttivo, di cui ha riferito Marco Valle nell’articolo pubblicato su Insurance Review lo scorso mese, era all’ordine del giorno anche la trattazione di una parte straordinaria.
Si trattava di valutare se e come dare vita a un’unica associazione peritale tra professionisti che operano nel settore no motor.
Molti sono stati i soci che hanno partecipato alla discussione, segno che l’argomento era ed è di interesse di molti, anche se non si è poi potuto arrivare ad assumere una decisione sia perché lo statuto, come del resto è previsto per legge, per assumere una decisione che coinvolga la sopravvivenza stessa dell’associazione prevede la presenza di almeno tre quarti degli associati aventi diritto al voto (e che almeno i tre quarti degli aventi diritto al voto siano favorevoli), sia perché si è valutato necessario un approfondimento.
Gli intervenuti hanno quindi dato mandato al nuovo consiglio direttivo di valutarne la fattibilità.
Accanto a questa indicazione ne sono state date altre inerenti la trasformazione delle delegazioni già esistenti sul territorio in nuove realtà in grado di fornire ai soci quei servizi necessari anche al conseguimento dei crediti, vale a dire alla formazione indispensabile sia nel rispetto di quanto previsto dal nostro statuto, sia per il mantenimento della certificazione Uni (per coloro che l’hanno conseguita).
IL CONFRONTO SUL TERRITORIO
Con queste indicazioni il consiglio direttivo a dicembre, dopo aver dato corso all’affidamento delle cariche istituzionali e di quelle definibili di servizio ai soci (di cui come detto ha già scritto su questo giornale Marco Valle) ha tracciato una linea guida che rappresenta in sintesi il Programma per il 2018.
Si è deciso di portare a conoscenza dei soci la bozza di statuto dell’eventuale nuova associazione, già predisposta da una commissione paritetica tra le quattro associazioni del settore, che ha molto lavorato nell’anno appena trascorso; così da consentire ai soci le valutazioni del caso e raccogliere eventuali osservazioni.
Si è poi deciso di indire delle riunioni sul territorio per poter portare il più vicino possibile agli associati la discussione, con l’idea che, in gruppi meno numerosi, ciascuno più facilmente potrà approfondire gli argomenti di proprio interesse.
Agli incontri è previsto partecipino soci e/o consiglieri in grado di fornire le informazioni necessarie per una decisione meditata, per rispondere alle domande dei soci e per prendere direttamente atto delle valutazioni di ciascuno.
Verrà poi chiesto a ogni gruppo di lavoro di elaborare un documento, in modo da conoscerne le indicazioni e consentire quindi al consiglio direttivo di avere un quadro esaustivo della situazione.
Ove la valutazione complessiva dovesse essere favorevole, verrà ulteriormente implementato il confronto con le altre associazioni già avviato in sede della confederazione Periti Uniti.
SERVIZI, FORMAZIONE E SUPPORTO AI SOCI
Nell’attesa di portare avanti questa discussione, che impegnerà tutto il tempo che i soci valuteranno necessario, ma che comunque non potrà durare oltre la prossima assemblea, la vita associativa continuerà con azioni sul territorio volte, come da programma che ci si è dato, a erogare servizi.
Già nel 2017 sono stati svolti nelle delegazioni più corsi validati sia dal comitato scientifico di Aipai sia dall’istituto certificatore Cersa, in grado quindi di fornire formazione e crediti ai partecipanti.
Il consiglio direttivo si propone di continuare su questa linea, organizzandone sul territorio in numero sufficiente e curando di scegliere gli argomenti tra quelli più attuali e di maggiore interesse.
Allo scopo il consiglio direttivo si propone di far ricorso tanto a risorse interne, con l’aiuto quindi di soci di provata esperienza e riconosciuta competenza, quanto alla consolidata collaborazione con il Cineas, consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni.
Accanto a queste iniziative ci si propone di valutare come poter migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti che operano nel settore, in modo particolare di quelli che agiscono singolarmente o con modeste strutture dedicate.
Di tutte le sfide, quest’ultima è certamente quella più difficile, visto che non basterà la sola buona volontà e determinazione dei consiglieri. Ma se non ci si prova, certamente non si ottiene nulla.
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