SOSTITUIRE IL PARABREZZA NON BASTA

La presenza di sensori a stretto contatto con il cristallo impone ai tecnici delle officine di riparazione una costante formazione e specializzazione per ricalibrare gli Adas. Un passo necessario per garantire la sicurezza degli automobilisti

SOSTITUIRE IL PARABREZZA NON BASTA
Zero emissioni, zero congestione del traffico e, soprattutto, zero incidenti. È il piano europeo per la mobilità che è ormai giunto alla terza fase. L’Europe on the move III scommette sulla diffusione delle tecnologie di bordo, che consentiranno nel prossimo decennio di vedere sulle strade i veicoli a guida completamente autonoma. Entrano così in gioco gli Adas, strumenti di assistenza alla guida: frenata assistita, protezione degli occupanti dall’impatto laterale, predisposizione dell’etilometro integrato, mantenimento della carreggiata. Tecnologie che rafforzeranno la sicurezza degli automobilisti. “Il 90% degli incidenti è provocato dall’errore umano” ha detto Michele Latronico, sales area manager di Glassdrive. Per questo Latronico ha sottolineato il valore della strategia europea, che potrebbe potenzialmente portare enormi benefici al sistema di mobilità nel suo complesso, a partire dai trasporti. “Il trasporto su gomma occupa il 50% del totale mondiale, mentre i costi di trasporto incidono per il 13% della spesa delle famiglie. Dal 2010 al 2050 si stima che il trasporto passeggeri crescerà del 42% circa, mentre il trasporto merci segnerà persino il + 60%”. Numeri che dimostrano quanto siano promettenti gli scenari del business per le società specializzate nella riparazione e nella sostituzione dei cristalli degli autoveicoli.

CERTIFICAZIONE COME GARANZIA DI QUALITÀ

Se per l’Europa la sfida è diventare un leader mondiale per i sistemi di mobilità completamente automatizzati e connessi, per le società specializzate nella diagnostica e riparazione dei cristalli la sfida è andare oltre la sostituzione del parabrezza, per sviluppare competenze che portino al ripristino della funzionalità degli Adas. Lo sviluppo di un parco macchine sempre più moderno impone un’evoluzione anche del lavoro delle officine. “Una buona parte dei sensori di un’auto trova alloggiamento all’interno o subito dietro il cristallo. Staccare il parabrezza per poi sostituirlo non basta più per garantire la sicurezza dell’automobilista” ha ricordato Latronico. “Il nuovo scenario – ha continuato – ci impone uno sforzo per l’aggiornamento dei tecnici esperti nella sostituzione del cristallo. Serve sempre più specializzazione per realizzare una diagnostica completa della vettura e la ricalibratura dei sistemi Adas presenti sull’auto”. Per questo, prende sempre più peso il valore della certificazione del lavoro svolto nelle officine, in modo che sia garantita la sicurezza degli automobilisti.

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