IL SISTEMA AUTO VERSO UNA MAGGIORE INTEGRAZIONE
La tecnologia a bordo dei veicoli sta assumendo un ruolo di motore verso l’innovazione di tutte le filiere agganciate alla mobilità, che devono fare i conti anche con l’apertura a nuovi modelli di fruizione dei mezzi e a normative che spingono per la maggiore sicurezza stradale e la riduzione dei fattori inquinanti
31/05/2019
Il mondo dell’automobile e il suo versante assicurativo stanno cambiando rapidamente, spinti dalle innovazioni tecnologiche e da un diverso approccio delle società urbane all’utilizzo del mezzo a quattro ruote. Diversamente dal recente passato, gli attori del settore automotive non sono più singoli protagonisti di filiere parallele (i produttori, l’assicurazione, i fornitori di servizi) ma elementi di un ecosistema dell’auto tenuto insieme dall’elemento tecnologico.
L’automobile è un oggetto che negli ultimi anni ha aumentato notevolmente la propria componente tecnologica e ha influenzato, di ritorno, tutti i settori che gravitano intorno a essa, che si sono modificati di conseguenza. Il risultato è altra innovazione, quella messa in atto per stare al passo con il cambiamento. Le imprese devono dimostrare di sapersi adattare e di cogliere le nuove direzioni del business. È in questo scenario che i fornitori di servizi per l’auto si stanno sempre più avvicinando da un lato ai produttori, per assecondare il mantenimento degli standard qualitativi, dall’altro alle compagnie assicurative e alle loro esigenze di offrire una più ampia assistenza al cliente. Giovanni De Donato, direttore generale di Saint Gobain Autover, società proprietaria del marchio Glassdrive, rete di franchising di centri per la riparazione e sostituzione dei vetri auto, amplia la complessità dello scenario attuale anche alle novità nei comportamenti sociali e a nuove istanze globali che trovano riscontro nella produzione normativa.
Recentemente siete stati ospiti a un convegno di Insurance Connect e avete avuto modo di parlare dello scenario del mondo automotive in prospettiva. Che immagine possiamo farci del prossimo futuro?
Certamente il futuro del settore automotive sarà caratterizzato da una grossa spinta evolutiva che renderà la macchina sempre più autonoma, sempre più connessa e allo stesso tempo, sempre più complessa a livello di manutenzione.
Occorre anche considerare la propensione al consumo dei clienti, che si sta spostando sempre di più verso un’economia di condivisione. Il mercato assicurativo dovrà adattarsi anche a questa tipologia di consumo, che diventa di anno in anno sempre più rilevante. Gli operatori del settore automobilistico, produttori, distributori e fornitori di servizi, avranno un compito non semplice in questo processo, ma sicuramente ricco di stimoli e innovazione.
In questo contesto, la regolamentazione definisce gli indirizzi che sintetizzano delle istanze di sistema. Cosa c’è di nuovo in ambito mobilità?
Proprio su questo tema, nello scorso convegno sull’auto promosso da Insurance Connect abbiamo voluto fare un approfondimento sul piano europeo per la mobilità realizzato dal movimento Europe on the Move.
Uno degli obiettivi principali di questo pacchetto di proposte promosso dalla Commissione Europea, è di rendere il traffico più sicuro, ma per arrivare a questo traguardo occorre allo stesso tempo ampliare lo sguardo su altri temi altrettanto importanti, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico, combattere il lavoro illecito e garantire condizioni adeguate e tempi di riposo per i lavoratori, incoraggiare la ricarica intelligente.
Il futuro che viene tracciato a livello europeo è stato definito con passaggi molto dettagliati che definiscono modalità e tempistiche. Questo aiuta tutto il settore automotive ad avere una conoscenza più precisa dei vari passaggi che portano all’innovazione. Il progetto spinge, quindi, i produttori a creare soluzioni tecnologiche e innovative volte a migliorare la sicurezza, e allo stesso tempo aiuta le aziende del mondo automotive a offrire maggiori servizi.
Cosa si intende con sistemi Adas?
Gli Adas sono tutti i sistemi presenti su un veicolo che aiutano e assistono il guidatore. Ad esempio la frenata automatica di emergenza, la telecamera di retromarcia, il mantenimento attivo dell’auto in carreggiata, il cruise control adattivo, per citarne alcuni. Molti di questi sensori sono presenti sul parabrezza, e per questo motivo nel momento in cui interviene una sostituzione, occorre fare un intervento di calibratura dei sensori. Si tratta di un lavoro importante da eseguire ai fini della sicurezza del veicolo.
In che modo un documento di indirizzo può influenzare il business di un’azienda?
In quanto fornitori di servizi, è necessario essere sempre aggiornati sulle nuove direttive europee. Nel nostro caso, ad esempio, nell’ultima normativa in tema di trasporti diviene d’obbligo per i produttori di auto l’installazione di serie dei sistemi Adas su tutte le nuove autovetture. Essere a conoscenza di queste introduzioni, ci permette di offrire un servizio sempre più attento ai veloci cambiamenti del settore, che nel nostro caso significa adeguare i circa 170 centri in Italia e 1.200 in Europa con nuovi strumenti per la calibratura delle telecamere poste sul parabrezza, e creare momenti di formazione su queste nuove tecnologie. Riguardo al tema Adas, i nostri centri sono stati muniti anche di strumenti di calibratura non solo per le macchine, ma anche per i pullman e i camion.
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