LA FORMAZIONE PER IL LOSS ADJUSTER EVOLUTO
Quella del perito è una professione che richiede esperienza personale al pari di una solida preparazione tecnica, contrattuale e gestionale. Il confronto con i colleghi e con figure professionali molto preparate è la chiave per un percorso formativo che contribuisca a migliorare il portafoglio delle competenze
20/04/2022
Il loss adjuster italiano nel settore no-motor è un professionista di alto livello. Un buon numero di queste figure professionali attive sul territorio nazionale riesce a gestire sinistri fra i più complessi, dimostrando grandi capacità e competenze sotto ogni aspetto: contrattuale, tecnico estimativo e gestionale.
Certamente, questa capacità nasce in primis da una scuola antica: quella delle strutture peritali che hanno operato – e in alcuni casi ancora operano – nel settore da decenni. Molti professionisti si sono formati, anno dopo anno, all’interno di uffici ove vi erano, e vi sono tuttora, veri e propri maestri nell’istruttoria di un sinistro. Alle competenze minime indispensabili (contrattuale, tecnica e gestionale) si aggiunge, ai migliori livelli, una grande capacità ed esperienza nel saper affrontare e risolvere il sinistro e la liquidazione di un danno a 360°, con una molteplicità di attività, anche collaterali, quali l’individuazione di soluzioni migliorative del rischio in ottica di loss prevention e un coordinamento efficace e proattivo degli interlocutori tutti coinvolti nell’istruttoria; così raggiungendo risultati che sono veri e propri esempi di best practice.
Il settore è fra i più complessi e l’impegno richiesto al professionista per l’espletamento degli incarichi è fra i più articolati. Chi vi opera da tempo e con successo è, il più delle volte, un appassionato cultore della materia, che sente come sua e trasferisce poi al proprio team.
SERVONO ESPERIENZA E FORMAZIONE IN PARI GRADO
In un contesto di tale complessità e in costante evoluzione è indispensabile disporre una solida formazione di base sulla materia in generale, in tutte le sue sfaccettature, da integrare poi con una formazione più specialistica, su aree di particolare specificità. Certamente, come accennato, il primo contesto formativo in cui il professionista ha l’opportunità di crescere è quello derivante dalla quotidiana frequentazione degli uffici di appartenenza e dal costruttivo confronto con colleghi di maggiore esperienza. Al contempo, però, è fondamentale un iter di formazione professionale organico e completo, al fine di consolidare e arricchire in maniera strutturata le abilità e competenze acquisite sul campo. È peraltro da considerare che non in tutti gli uffici peritali vi è la possibilità e il tempo per poter formare in maniera continuativa ed esaustiva l’insieme dei professionisti che vi operano: diviene in questi casi ancor più necessario affiancare all’esperienza del quotidiano un percorso di formazione da acquisire all’esterno.
Partendo da queste considerazioni e consapevolezze, nella mia esperienza di perito e formatore, ho attentamente riflettuto su quello che è, oggi, il panorama dei percorsi formativi che vengono proposti al professionista che necessita e desidera apprendere, consolidare o approfondire i diversi aspetti della materia. E sono giunto alla conclusione che, fermo restando lo zoccolo duro rappresentato dalla formazione tecnica di base già fornita dagli ordini professionali, la figura del loss adjuster è di una tale specificità e particolarità da rendere indispensabile, per poter bene operare, un percorso formativo ad hoc e a più livelli.
Fondamentale, per non correre il rischio di disperdere risorse, tempo, denaro e aspettative, è saper individuare, conoscere e scegliere di frequentare (non per i crediti formativi, ma per una reale utilità e crescita professionale) corsi realmente in grado di fornire al discente gli strumenti fondamentali per consentirgli di operare in maniera efficace e consapevole.
AIPAI E CINEAS, UN PERCORSO COMPLEMENTARE
Nel mare magnum dell’offerta che da alcuni anni si fa sempre più vasta ed eterogenea, anche dal punto di vista dei canali attraverso cui viene veicolata, spesso creando disorientamento nel professionista e rendendogli difficile individuare i percorsi di maggior valore, si stagliano sicuramente, da un lato, i corsi brevi e webinar offerti da Aipai, associazione cui ho l’onore di appartenere da decenni e, dall’altro, i percorsi dei master promossi da Cineas (Consorzio per l’ingegneria nelle assicurazioni), di cui Aipai, non a caso, è socio fondatore, oltre che componente del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo. Vi è, fra queste due realtà, una profonda collaborazione; peraltro, all’interno del proprio corpo docenti (composto da professionisti di alto livello nei diversi settori), Cineas si avvale di molti periti di notevole esperienza associati ad Aipai.
Le proposte formative di Aipai e di Cineas sono diversificate, per tipologia, impianto e durata, e rappresentano a ogni effetto soluzioni di formazione e crescita fra loro complementari: nella consapevolezza che Cineas propone ormai da molti anni un percorso di master su quattro livelli, in grado di coprire tutte le esigenze di crescita del professionista sulle materie fondanti per la professione, Aipai, con il proprio consiglio direttivo, ha deciso di affiancare una serie di corsi brevi e webinar (almeno otto ogni anno), solitamente della durata di una giornata, dedicati ad argomenti di particolare attualità ed elevata specializzazione, che vengono via via individuati e calendarizzati in funzione anche delle esigenze e dei desiderata espressi dai propri associati. Per quanto concerne la proposta di Cineas, ritengo importante evidenziare che il percorso di formazione in ambito di loss adjusting non è rivolto solo ai professionisti del mondo peritale, ma anche ai diversi interlocutori attivi nel settore (compagnie assicuratrici, broker, aziende, ecc.). Come detto, si tratta di un percorso strutturato su più livelli, dallo Starter sino al Master Expert Claims Management (Ecm), passando per gli storici corsi basic e advanced (ormai, rispettivamente, alla 13° e 17° edizione).
La novità assoluta per questo 2022 riguarda certamente struttura e contenuti del livello più alto, quello del master E.c.m.: un corso importante, di elevato profilo, che rappresenta l’evoluzione del precedente master Expert Loss Adjustment (Ela), con un rinnovamento radicale del suo impianto rispetto alle precedenti sei edizioni.
Il master Ecm, per il 2022, avrà avvio operativo il 30 settembre e terminerà il 30 novembre. La durata complessiva sarà di 95 ore, di cui la gran parte in aula. Oltre a trattare in maniera estremamente puntuale e approfondita argomenti quali la Rc professionale, la Rc prodotti, i rischi tecnologici, la cyber risk, le calamità naturali, i danni indiretti, il master prevede visite presso aziende: un’opportunità concreta e di impatto per chi intende specializzarsi in maniera operativa. Il master Ecm annovera oggi fra i propri docenti cinque loss adjuster senior Aipai, che si affiancano a docenti di matrice assicurativa, universitaria, aziendale e legale di altissimo profilo.
L’accesso al master sarà a numero chiuso (è previsto un massimo di 20 componenti d’aula), previo invio della propria candidatura attestante il profilo e la preparazione di partenza del discente. Il tutto, al fine di costituire un gruppo omogeneo e idoneo a tale livello formativo.
Aipai e Cineas credono e investono nella formazione di alta qualità e rappresentano per i professionisti italiani un vero e proprio faro per potersi orientare nel panorama, spesso confuso e talvolta illusorio, delle molteplici offerte formative, garantendo percorsi di reale preparazione, contenuti di alta specializzazione, costante aggiornamento e docenti fra i più competenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥