UN ECOSISTEMA INTELLIGENTE
Nella telematica esistono diversi driver che cambieranno le nostre vite. Una rivoluzione di cui beneficierà chi offrirà servizi a valore aggiunto, da sviluppare attraverso partnership tra player diversi: una strada scelta anche da Rgi
27/06/2017
Da molto, si parla di Internet of things, e di come sensori intelligenti per la casa o braccialetti per il fitness potranno cambiare il business assicurativo. Questi trend, spiega Ugo Di Iorio, presales & business innovation director di Rgi, sono diventati una realtà anche per il mercato italiano, dove si stanno implementando sistemi di intelligenza artificiale. Un esempio sono i recommender service, utili a suggerire coperture assicurative e prodotti ai clienti, o i virtual assistant, che forniscono supporto all’utente consentendogli di dialogare direttamente con il sistema.
Nel 2016, il mercato dell’IoT, in Italia, ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro. Si stima che, nel 2020, le nostre case saranno popolate da 13 miliardi di device (a partire dagli elettrodomestici intelligenti), altri 9 miliardi saranno fuori dalle nostre case (sensori smart sulle strade) e oltre 3 miliardi montati a bordo delle auto. Ci saranno, poi, più di 400 milioni di dispositivi wearables intelligenti e oltre 600 milioni di device direttamente nel nostro corpo. “Di questa rivoluzione – sottolinea Di Iorio - beneficeranno quelle compagnie che sapranno evolvere la propria offerta includendo servizi a valore aggiunto abilitati dalle nuove tecnologie, secondo i nuovi paradigmi del digitale”. L’obiettivo è essere sempre più vicini al cliente, offrendo servizi tramite app basate sull’IoT, per fornire un’esperienza totalmente diversa. Beneficiando di offerte customizzate o di coperture assicurative a breve termine (spot insurance), studiate su misura per esigenze temporanee.
L’IMPORTANZA DELLA SINERGIA
I driver sono tanti: virtual tourism, augmented e virtual reality, driverless cars, nanosensori, robot con intelligenza artificiale: tutti fenomeni che cambieranno radicalmente le nostre vite, e che impatteranno su tutte le industry del mercato.
Su questo fronte, Rgi ha attivato degli ecosistemi di partnership, come la collaborazione con l’Università di Trento, “per lo sviluppo – racconta il Di Iorio – di un virtual assistant che renderà il nostro sistema ancora più interattivo, grazie all’utilizzo di tecnologie di question answering e natural language processing adattate al nostro dominio”.
Rgi sta anche lavorando con start up innovative operanti nel mondo dell’IoT, per dare alle compagnie una value chain integrata che offra ai clienti finali nuovi servizi a valore aggiunto, fruibili con semplicità e immediatezza.
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