LA SCELTA VINCENTE DEL RISK MANAGER IN AZIENDA
Per affrontare la variabilità di condizioni possibili, Isagro ha puntato sulla valorizzazione di una figura professionale interna, alla quale affidare la mappatura delle minacce e la costruzione di una visione integrata del rischio in tutti i processi aziendali
29/03/2017
Come presidente di un’azienda come Isagro, che opera nel settore agrofarmaceutico con un fatturato di 160 milioni di euro circa e oltre 600 dipendenti a livello mondiale, considero la gestione dei rischi un importante fattore competitivo. Sin dall’inizio abbiamo delineato le nostre strategie e perseguito gli obiettivi in un contesto risk focused on.
Tale approccio è conseguente all’esperienza maturata, tra gli altri, negli ambiti della sicurezza industriale e della tutela dell’ambiente, dei processi di ricerca di nuove molecole e del loro sviluppo applicativo, e della individuazione di nuove opportunità di partnership con altre aziende. Per queste ragioni abbiamo sempre considerato il risk management come elemento fondamentale per rafforzare la nostra capacità di resilienza alla variabilità dei contesti.
Negli ultimi anni questa sensibilità è particolarmente concentrata, per l’articolazione della nostra catena del valore, sui rischi di business interruption e sulla volatilità dei mercati di riferimento (concorrenza, cambiamenti climatici anche congiunturali, ecc.).
INTEGRAZIONE CON I SISTEMI DI GOVERNANCE
Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio sul risk management nelle medie imprese italiane, realizzato da Cineas in collaborazione con Mediobanca, le imprese che si avvalgono di un sistema di risk management presentano una redditività maggiore del 38% rispetto alle aziende che non gestiscono i rischi aziendali.
Si tratta di un dato che non mi sorprende, avendo avuto modo di testare la virtuosità di un sistema strutturato di risk management all’interno di Isagro.
A partire dal 2013 abbiamo ritenuto importante dare un nuovo impulso al processo di consolidamento della capacità di gestione dei rischi all’interno dell’azienda inserendo nella nostra struttura organizzativa una risorsa dedicata, a cui gli organi societari hanno affidato un ruolo di connessione con i vari process owner per un’adeguata gestione dei rischi e per la continua integrazione dell’approccio risk based aziendale.
In questo modo, il risk manager ha avuto la possibilità di integrare le proprie attività nell’ambito dei sistemi di governance già esistenti e ha fatto emergere l’efficacia della scelta di affidare tale ruolo a una risorsa interna lasciando comunque aperta la possibilità di avvalersi di supporti consulenziali esterni per iniziative specifiche.
Questo processo ha registrato una prima fase di mappatura e di maturazione della consapevolezza dei rischi applicabili a tutti i processi aziendali. L’inevitabile rallentamento nello sviluppo del sistema è stato compensato da una visione condivisa, completa, e dalla possibilità di sviluppare nel prossimo futuro adeguati processi di valutazione e gestione dei rischi mappati.
CONSULENZA E GESTIONE DI RISCHI SPECIALISTICI
Sempre secondo l’Osservatorio Cineas-Mediobanca, nel 76% dei casi per la realizzazione del sistema di gestione del rischio aziendale, gli imprenditori ricorrono a partner esterni, spesso di natura consulenziale, mentre solo nel 28,8% dei casi fanno riferimento alle compagnie assicurative.
Per quanto ci riguarda, posso dire che il rapporto di collaborazione con primarie società di brokeraggio internazionale si è rivelato, sin dall’ inizio, un elemento di supporto particolarmente efficace nella fase iniziale di costruzione dei contenuti contrattuali adeguati ai profili di rischio aziendali e per quanto riguarda la gestione di eventuali sinistri.
Ora che siamo in una fase più matura, da queste collaborazioni ci aspettiamo che il supporto evolva verso competenze specialistiche nella valutazione dei danni e, in particolare, in affidabili quantificazioni degli impatti.
Nel breve termine, l’attività del nostro risk manager andrà a consolidare l’affidabilità degli strumenti di aggiornamento della mappatura e valutazione dei rischi. In parallelo abbiamo intenzione di pianificare uno sforzo in termini di crescita della cultura gestionale dei rischi ricorrendo anche a programmi formativi specifici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥