SEMPLIFICAZIONE DEI CONTRATTI, UNA RISPOSTA ALLA COMPLESSITÀ DEI RISCHI?
L'editoriale di Maria Rosa Alaggio, dal numero di gennaio e febbraio 2025 di Insurance Review

10/02/2025
Nei giorni in cui la vittoria di Donald Trump sanciva la svolta nelle politiche economiche, sociali e geopolitiche degli Stati Uniti, con impatti sugli equilibri di diversi paesi in tutto il mondo, venivano al contempo diffusi una quantità di report con i dati che disegnano l’evoluzione dei rischi a cui siamo sottoposti a livello globale. Un parallelismo che sembra evidenziare quanto, in un contesto di forti tensioni rafforzate dalla promozione degli interessi nazionali, siano persistenti le minacce amplificate dalla globalizzazione e da scenari causati dalle catastrofi naturali, dai rischi ambientali, dalla disinformazione o dalle false notizie, dal cyber risk.
La classifica dei rischi maggiormente percepiti fa emergere l’urgenza di ricercare misure per affrontare gli eventi meteorologici estremi, intervenire sugli impatti ambientali, tutelare la biodiversità e le risorse naturali, proteggere la salute umana, garantire la sicurezza informatica. Sono tutti fronti che coinvolgono il territorio, gli individui, le aziende, e che mettono in luce il ruolo centrale del settore assicurativo nel monitoraggio, nella prevenzione e gestione del rischio, nonché nella capacità di garantire sicurezza attraverso soluzioni assicurative adeguate.
I rischi commerciali e geopolitici sono strettamente connessi alla fragilità della globalizzazione, alla continuità della catena produttiva e alla garanzia di tenuta finanziaria delle aziende, così come alla loro resilienza agli shock dei mercati: una complessità che mette in gioco tutte le competenze e l’esperienza del mondo assicurativo.
Rientrando nei confini nazionali, l’obbligatorietà della polizza cat nat per le aziende costituisce, tra una richiesta di proroga dell’entrata in vigore e l’altra, un percorso tracciato con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di protezione delle imprese, pur tra le molte criticità da superare realisticamente dal punto di vista applicativo.
La tutela della salute umana apre infine, in particolare nel nostro paese, il grande capitolo del welfare e dell’insufficienza dell’assistenza pubblica, un ambito in cui le compagnie stanno focalizzando l’offerta facendo leva sulla componente di servizio, sulle partnership e sulla capacità distributiva, sul contributo di tecnologie e piattaforme dedicate, sul coinvolgimento degli intermediari.
Il 2025 si prospetta dunque un anno che coniuga grandi sfide e opportunità da cogliere per l’assicurazione nel nostro paese, per le compagnie e per la distribuzione assicurativa, in una relazione con la clientela sempre più basata su vicinanza e risposte concrete.
C’è però un presupposto su cui sviluppare le strategie per i prossimi mesi che non dovrebbe essere perso di vista: agire sotto la spinta di provvedimenti legislativi non è sufficiente, come del resto riconoscono tutti gli attori del mercato. Ciò su cui è indispensabile insistere, per favorire davvero la vicinanza al cliente, è continuare a sollecitare l’attenzione in tema di semplificazione, chiarezza dei contratti, riduzione delle esclusioni. E rafforzare così un rapporto basato sulla fiducia e la capacità di mantenere le promesse racchiuse in una polizza di valore.
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