AGENTI UNIPOLSAI ASSOCIATI: UN MOMENTO STORICO
Nasce un’associazione da più di quattromila agenti,la più numerosa del mercato. Un soggetto capace d’interloquire con la compagnia in modo più efficiente ed efficace, e di dar vita a progetti importanti a favore dei propri iscritti. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Chiodini, il presidente di Ius
11/03/2019
L’appuntamento da segnare sul calendario è il 21, 22 e 23 marzo, quando avverrà un evento a suo modo storico per la rappresentanza agenziale italiana. In quei giorni nascerà il più grande gruppo aziendale di agenti assicurativi: un conglomerato composto da oltre 4.000 agenti iscritti in sezione A del Rui, per circa 2.500 agenzie. Si tratta della nuova associazione chiamata Agenti UnipolSai Associati (Aua), in cui, ciascuno con modalità diverse, confluiranno i gruppi agenti della galassia Unipol.
Un risultato fino a poco tempo fa insperato e che, se tutto andrà come si augurano i presidenti dei gruppi coinvolti, porterà alla creazione di un soggetto di rappresentanza di secondo livello forte e coeso, capace di interloquire con la compagnia in modo compatto, efficiente ed efficace. Un salto di qualità, quindi, nella rappresentanza e anche un tentativo (riuscito) di razionalizzazione di un mondo, quello agenziale, spesso arroccato sulle proprie identità storiche anche a dispetto della razionalità delle scelte politiche.
L’IDEA NASCE DA LONTANO
“Sono sempre stato convinto dell’idea che l’approdo a un gruppo unico, seppur attraverso un percorso complesso, sarebbe stato il miglior risultato possibile”. Ne è convinto Fabrizio Chiodini, presidente del gruppo agenti Ius, Intermediari UnipolSai Associati, intervistato da Insurance Review. Il numero uno del più numeroso gruppo agenti del mondo UnipolSai (circa 1.200 iscritti), ripercorre le tappe di un percorso iniziato nel 2016 e che ha avuto nell’ultimo anno un’accelerazione decisiva.
“Tutto è iniziato nel 2016 – racconta Chiodini – quando abbiamo lavorato in modo condiviso e sinergico tra mondo Unipol e mondo Fondiaria Sai, tant’è vero che a quel tempo si era anche pensato di fare una confederazione: una soluzione che però, di fatto, lasciava a tutte le associazioni le autonomie politiche inalterate”. Quest’ipotesi, poi accantonata, non è mai stata l’idea di Chiodini che, da subito, invece vedeva nell’associazione unica il naturale traguardo.
GLI SCOGLI DEI PATTI
Il primo ostacolo da superare era uniformare le reti sul rinnovo del Patto Unipol 1.0 e poi andare a trattare il Patto 2.0 per tutte le entità. “C’erano ancora delle differenze – ricorda Chiodini –, per esempio riguardo alla tariffa auto, tanto che alla chiusura del patto, in un certo momento, erano sorte un po’ di divergenze tra la divisione ex Unipol ed ex Fondiaria Sai. Poi però tutto si è ricomposto e dall’inizio dell’anno scorso abbiamo ricominciato a parlare di unificazione”.
Il 2018 è stato il vero primo anno di UnipolSai come compagnia unica: tutto era più omogeneo, anche i problemi degli agenti. A luglio, i presidenti dei gruppi agenziali hanno realizzato una prima versione dell’accordo: “avevamo lavorato sul nuovo statuto e sulle norme transitorie, per arrivare poi, a settembre, a un primo documento sulla condivisione del percorso e procedere all’unificazione. A quel punto – spiega Chiodini – è partito il confronto con i rispettivi associati: un processo fatto di incontri in tutt’Italia per condividere i passaggi principali. Infine, il 20 dicembre, i presidenti e i vice dei gruppi, sono stati da un notaio per costituire Aua, Agenti UnipolSai Associati, il contenitore che accoglierà tutti gli iscritti per adesione individuale, dopo che i congressi dei gruppi d’origine avranno decretato lo scioglimento politico delle singole entità”.
PRIMO CONGRESSO ELETTIVO NEL 2021
Nel caso di Ius, all’assemblea sarà proposto di togliere la rappresentanza politica nei confronti dell’impresa, ma non di sciogliere formalmente il gruppo, anche perché l’associazione è proprietaria di alcune società di servizi (Ius Servizi, Ius Academy e Ius Insurance) che le rimarranno in capo. “Nel corso di quest’anno – continua Chiodini – faremo delle due diligence delle varie società dei servizi di tutti i gruppi agenti, perché l’obiettivo dichiarato è che Aua abbia delle proprie società: valuteremo quindi se mantenere quelle delle vecchie associazioni e trasferirle in capo alla nuova, oppure no. Ogni associazione ha patrimoni e meccanismi diversi: intanto abbiamo unificato la parte politica, poi il resto verrà di conseguenza”.
In occasione della tre giorni del congresso sarà sottoposta all’assemblea una norma transitoria che varrà 18 mesi e che prevedrà un comitato di presidenza formato dai sei presidenti dei gruppi (Fabrizio Chiodini, Ius; Enzo Sivori, Aau; Jean-François Mossino, Ga Sai; Nicola Picaro, Gaa UnipolSai; Paola Minini, Galf e Francesco Saverio Bovio, Magap) e un ufficio di presidenza allargato, composto da 25 membri cooptati dagli organi politici attuali, in proporzione al numero di agenti iscritti ai gruppi di appartenenza. Il primo congresso elettivo ordinario è previsto entro il primo trimestre del 2021.
Un’associazione del genere potrà strutturarsi in maniera quasi imprenditoriale, dando vita a progetti importanti a favore dei propri associati, dotandosi di strumenti utili per il lavoro della singola agenzia.
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