UNA PROCEDURA STANDARD PER I CONTRIBUTI STATALI
Sulla base del lavoro svolto sul campo a seguito del terremoto abruzzese del 2009, il consorzio universitario Cineas ha presentato un nuovo criterio standardizzato per quantificare l’erogazione dei soldi pubblici in caso di calamità naturali. La proposta si basa su una nuova scheda in grado di esprimere il costo parametrico del danno strutturale per poi registrare, attraverso il sopralluogo, la reale consistenza dell’edificio danneggiato
31/03/2014
Una procedura standardizzata per l’erogazione dei contributi statali in caso di calamità naturali. È quello che propone il consorzio universitario Cineas sulla base della propria esperienza maturata sul campo in Abruzzo, a seguito del tremendo sisma del 6 aprile 2009. In quell’occasione Cineas ha operato, su incarico del Governo, come parte della filiera tecnica (assieme a Fintecna, ReLuis) per effettuare i controlli sulle pratiche di risarcimento. I periti Cineas, formati in collaborazione con il Dipartimento Protezione Civile (Dpc), hanno esaminato un totale di 19.716 pratiche e “dopo aver condotto un’istruttoria analitica completa – ricorda il presidente del consorzio, Adolfo Bertani – hanno stimato non ammissibili risarcimenti per un ammontare di 413 milioni di euro (il 13,3% sul totale richiesto): in sostanza – osserva – soldi che lo Stato italiano ha risparmiato e che potrebbe impiegare, tanto per fare un esempio, per soddisfare gran parte delle richieste di risarcimento avanzate dopo l’alluvione in Sardegna”. Secondo Cineas, se lo Stato adottasse per tempo una procedura standard sarebbe possibile avviare l’iter per l’erogazione del contributo subito dopo l’evento, senza attendere sei mesi, vale a dire il tempo medio di attivazione del processo nei casi del terremoto abruzzese e di quello dell’Emilia del 2012.
I DUE CRITERI PER DETERMINARE IL COINVOLGIMENTO DELLO STATO
La proposta Cineas è scritta dettagliatamente in un documento di cinque pagine. Si parte analizzando pregi e difetti dei due criteri attualmente utilizzati per determinare i contributi: la scheda parametrica e la determinazione analitica del danno e del miglioramento. Il primo criterio si basa sull’analisi di un costo a metro quadrato, e consente di effettuare, in tempi brevi, una valutazione preventiva dell’esposizione totale dello Stato, ma presenta alcuni difetti: il contributo è livellato a prescindere dal danno, premiando anche coloro che non hanno mai fatto manutenzione al proprio immobile, oltre ad avere costi elevati per lo Stato. Il secondo criterio si basa sul grado di agibilità dato dall’esito della scheda AeDes (scheda di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari) e, sebbene richieda tempi più lunghi, garantisce maggiore certezza sul fatto che il contributo erogato indennizzi il reale danno subito.
LA SCHEDA PARAMETRICA CINEAS
“La nostra attività in Abruzzo è stata una novità assoluta per l’Italia: in precedenza non venivano svolte verifiche puntuali sugli importi richiesti, con conseguenti maggiori costi per lo Stato – spiega Riccardo Campagna, responsabile per Cineas del progetto Abruzzo –. Partendo dalla nostra esperienza, vogliamo proporre un nuovo modello alle Regioni italiane che unisca l’approccio usato in Abruzzo, in cui è centrale il ruolo del perito incaricato di esaminare le pratiche – osserva Campagna –, e che integrerà una scheda parametrica nuova per la stima del danno e dell’importo risarcibile, il tutto in modalità completamente informatizzata”. Cineas, dunque, propone di unire i due criteri precedentemente citati, attraverso una nuova modalità che preveda una prima fase di rilevazione (informatizzata) in cui si utilizzerà la versione web della scheda AeDes redatta da tecnici (Vigili del fuoco, Genio) adeguatamente formati dalla Protezione Civile, che garantiscano uniformità di giudizio e qualità elevata di rilevazione. Poi, in una seconda fase, immediatamente successiva, si potrà procedere all’esecuzione di sopralluoghi per la stima parametrica dei danni subiti dalle strutture e dagli impianti degli edifici, basata su un’apposita scheda, standardizzata e informatizzata, svolta dai periti assicurativi istruiti da Cineas con appositi corsi di formazione in collaborazione con la Protezione Civile. La nuova scheda parametrica informatizzata Cineas, sviluppata attraverso la società partner Dei Ex Machina, dovrebbe così consentire di individuare i fattori intrinseci e preesistenti delle costruzioni, rilevando eventuali stati di fatiscenza dei fabbricati, oppure la mancanza completa o parziale di finiture e impianti, evidenziando l’effettiva qualità delle finiture, della conformità degli impianti e del rispetto delle norme di risparmio energetico.
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