INTERMEDIARI E CAMBIAMENTO DIGITALE
I social media sono ormai un fenomeno di massa, e dunque un’opportunità disponibile a compagnie e reti di agenzie per valorizzare la materia assicurativa e sperimentare nuove forme di relazione con il cliente
19/02/2016
👤Autore:
Roberto Felici, head of market management di Allianz Italia
Review numero: 31
Pagina: 10 - 11
Giorni fa Maria Rosa Alaggio mi ha chiesto una testimonianza in merito all'opportunità dei social network per gli intermediari assicurativi, riproponendomi la questione più dibattuta tra gli addetti ai lavori: valore aggiunto o invece minaccia per la consulenza e la relazione con il cliente?
Per affrontare in modo proprio la questione, sarà auspicabile e interessante un dibattito tra i diretti interessati, ma a mio avviso i social, e in primis Facebook, sono un poderoso catalizzatore di una dialettica nuova e più efficace con le persone, perché oggi il cliente accetta benissimo forme di dialogo e relazione digitale e anzi, spesso, le preferisce.
Pensando agli intermediari assicurativi, esistono a mio avviso tre situazioni diverse: molti agenti hanno intuito l’importanza dei social, al punto di sperimentare da tempo una propria presenza su Facebook o altre piattaforme; altri, direi la maggioranza, si interrogano su come e quando intraprendere questa esperienza, ma ancora non si attivano per carenza di competenze, e per un po’ di pigrizia. Solo una piccola parte di agenti è refrattaria, ma ritengo che persino alcuni di loro cambieranno idea, convinti dalla forza del cambiamento digitale in atto nella nostra società.
I CLIENTI UTILIZZANO FACEBOOK
Un test semplice ma significativo per verificare nei fatti le proprie idee sui social, è quello di chiedere per un mese a tutti i clienti in agenzia quanti abbiano un profilo Facebook. Di solito si resta sorpresi dal risultato e si dismette sia il preconcetto della moda per teenagers, sia la convinzione che i propri clienti siano per qualche strano motivo atipici e si tengano a distanza dalle piattaforme di relazione digitale che ormai tante persone usano quotidianamente dal proprio smartphone.
È normale misurare percentuali di clientela Facebook tra il 25% e il 50% del campione, e tenendo presente la reticenza delle persone a rispondere sinceramente in una sessione commerciale... beh, la concretezza del fenomeno mi appare assodata.
Se tanta gente è su Facebook, si propone un interrogativo semplice ma importante: perché gli agenti spesso non ci sono?
Per socializzare la professione assicurativa basta saper usare un computer o - forse meglio - uno smartphone. L'unico requisito è di convincersi che ormai il cliente è realmente digitale, perché se si è preda degli amarcord viene a mancare la motivazione giusta.
PIAZZA VIRTUALE, PROFESSIONALITA' REALE
Per il resto, essere presenti efficacemente su Facebook o LinkedIn significa semplicemente "essere se stessi", perché altro non bisogna fare che portare on line la propria passione, la competenza, e il piacere di entrare in contatto in modi nuovi con altre persone per conoscerle, e per farsi conoscere come professionisti della serenità.
Quello che resta ancora difficile è trovare soluzioni efficaci per avvicinare le persone alla materia assicurativa. Ma per questo obiettivo, che è questione storica, non certo sollevata da Facebook, serve un cambiamento genetico del nostro settore, e forse può anche aiutare il lavoro e il sostegno di una mandante illuminata.
Per iniziare, i social vanno immaginati come una immensa piazza virtuale in cui nascono e si alimentano relazioni tra persone vere, che hanno ormai accettato di vivere anche in una dimensione digitale. Se questo è normale tra le nuove generazioni, sappiate che ormai succede in modo sorprendentemente frequente anche oltre i 60 anni.
Qualche consiglio:
- iniziare da Facebook: è di gran lunga il social più importante e, ritengo, il più versatile e adatto alla missione assicurativa;
- non delegare l’esperienza social, ma viverla in prima persona: Facebook è relazione e le relazioni non si creano per procura;
- avere pazienza: come nel mondo reale, anche in quello digitale le relazioni non si creano in un istante, e bisogna saper prendere le persone
- rinnovarsi: se parlare di assicurazioni “in modo classico” funziona poco nel mondo reale… non funzionerà tanto meglio in quello virtuale;
- Interagire: meglio pochi fan che però interagiscono con noi (aumenteranno), che tantissimi like passivi
Non resta che provare con serietà e impegno, ma con attenzione, perché nel tentativo si mette inevitabilmente in gioco la propria immagine.
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