POG, IVASS CHIEDE MAGGIORE IMPEGNO
La recente lettera al mercato è il risultato delle evidenze che l’ente di vigilanza ha rilevato nell’applicazione dei principi della direttiva europea Idd relativi alla governance di prodotto. Le principali carenze riguardano l’individuazione del target market e la valutazione preliminare dell’attinenza del prodotto rispetto alle esigenze del cliente
13/05/2024
Il 27 marzo scorso l’Ivass ha pubblicato sul proprio sito internet una lettera al mercato molto attesa, ovvero quella relativa alle aspettative di vigilanza in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi (Product oversight governance, Pog), un argomento che ha registrato la costante e crescente attenzione delle autorità di vigilanza europee (in Italia l’Ivass) e dell’Eiopa.
Si vedano, tra l’altro, le risultanze del Quarto rapporto sulle sanzioni amministrative e sulle altre misure adottate ai sensi della direttiva Idd del 23 dicembre 2023, dal quale risulta che quelle in tema di Pog, pari a zero nel biennio 2018/2019 e 2020 e a una nel 2021, sono salite a 47 nel 2022.
Interessante è anche quanto risulta dalla relazione sull’attività svolta dall’Ivass nell’anno 2022, pubblicata nel giugno 2023, dove possiamo leggere, tra l’altro, che “nel 2022 sei accertamenti presso compagnie hanno riguardato aspetti di market conduct, quali la verifica sull’implementazione dei requisiti previsti dalla normativa europea e nazionale in materia di governo e controllo del prodotto (Pog). Quattro accertamenti sono stati condotti presso intermediari assicurativi”.
Sempre dalla relazione annuale dell’Ivass apprendiamo che l’Eiopa, nell’ambito della thematic review del 2022 relativa alla vendita delle polizze Cpi (Creditor protection insurance) attraverso il canale bancario, “ha emanato un richiamo sulle criticità emerse alle assicurazioni e alle banche autorizzate a distribuire prodotti assicurativi, sollecitando il rispetto dei requisiti Idd e sulla Pog”.
In questo contesto è maturata la lettera della quale ci accingiamo a ricordare i capisaldi, non prima di aver sottolineato la peculiarità costituita dal fatto che la sua pubblicazione è stata preceduta da una lunga fase di pubblica consultazione e dunque di confronto con il mercato.
Le finalità della lettera
La lettera al mercato dell’Ivass parte dall’esito dei controlli svolti (richieste di documentazione, incontri e ispezioni) dai quali, nonostante alcuni progressi, sono risultate significative carenze. Da qui le aspettative espresse dalla vigilanza su come ci si aspetta che i soggetti destinatari si adeguino al vigente quadro normativo regolamentare in materia di Pog.
Il tutto con uno scopo ben preciso, ovvero quello di superare le predette carenze e facilitare nel contempo l’applicazione della normativa di riferimento, fermo restando il principio di proporzionalità e la responsabilità operativa in capo ai destinatari.
Nello specifico, è risultato che permangono significative mancanze in merito: (i) alla governance del processo Pog, (ii) all’individuazione del mercato di riferimento, e (iii) all’analisi per la determinazione e la misurazione del valore del prodotto per il cliente (value for money).
Avuto riguardo al punto (i) è emerso quanto segue:
la necessità per le imprese di migliorare l’attuazione delle norme, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di governance Pog;
l’individuazione del mercato di riferimento per i prodotti di investimento assicurativo (Ibips);
le analisi relative al valore del prodotto per il cliente (value for money).
Le principali criticità che sono state riscontrate hanno incluso, tra l’altro, la mancanza di coinvolgimento effettivo degli organi amministrativi, ambiguità nell’allocazione delle responsabilità, linee guida non sufficientemente dettagliate e processi non orientati al valore per il cliente.
Ancora generico l’orientamento al cliente
Per quanto attiene, invece, al punto (ii), l’individuazione del target market, soprattutto per i prodotti Ibips che presentano una molteplicità di opzioni di investimento, è risultata troppo ampia e generica e non in grado di contrastare il rischio di mis-selling (la pratica scorretta di vendere prodotti o servizi in modo inappropriato, spesso perché non sono adatti alle esigenze del cliente).
Avuto riguardo, infine, al punto (iii), ossia le misurazioni del value for money, le stesse spesso sono risultate carenti in riferimento al punto di vista del cliente, sia perché basate solo sul confronto con prodotti simili dei concorrenti, sia perché comprensive di valutazioni su sostenibilità e redditività del prodotto solo dalla prospettiva dell’impresa.
Da notare due importanti precisazioni dell’Ivass:
la prima è che le aspettative di cui alla lettera al mercato, in linea con precedenti interventi dell’Eiopa in materia, sono focalizzate sui prodotti Ibips (valutazione del value for money nella fase di test), ferma restando la centralità della tutela del cliente anche in relazione alla compliance con la normativa Pog per i prodotti vita non Ibips e danni;
la seconda è che le stesse, pur non essendo vincolanti, determinano la necessità di procedere a un’attenta valutazione da parte di coloro i quali intendessero utilizzare modalità diverse da quelle in esse indicate.
L’Ivass conclude la lettera con delle importanti indicazioni di natura metodologica in relazione ai processi di valutazione della Pog che verranno attuati, oltre a precisare che il suo contenuto dovrà essere portato a conoscenza dell’organo amministrativo, dell’alta direzione e degli organi con funzioni di controllo.
In particolare, l’organo amministrativo dovrà, tra l’altro, disporre un’approfondita ed esaustiva analisi delle aspettative, valutarne criticamente i risultati, individuare le soluzioni più appropriate per rimuovere le eventuali carenze, mentre l’Ivass valuterà, ove opportuno, se acquisire le relative deliberazioni.
L’ambito di applicazione è il mercato italiano
Chiudiamo con l’ambito di applicazione, precisando che le aspettative contenute nella lettera al mercato del 27 marzo 2024 sono rivolte alle imprese di assicurazione con sede legale in Italia e alle sedi secondarie in Italia di imprese con sede legale in Stati terzi, nonché agli intermediari assicurativi iscritti nel Registro unico degli intermediari tenuto dall’Ivass e nell’Elenco annesso al registro.
Per promuovere parità di tutela per gli assicurati italiani, nell’ambito dei rapporti di cooperazione con l’Home supervisor in materia di Pog, l’Ivass ha, peraltro, precisato che terrà conto e rappresenterà a quest’ultimo le aspettative anche in relazione ai prodotti commercializzati in Italia da imprese aventi sede legale nello Spazio economico europeo (See), operanti nel nostro paese in regime di stabilimento o in libera prestazione di servizi.
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