LA FINANZA NON E' UN TABU' SOCIALE

E' nata da poco, ma è già molto attiva e ha un obiettivo ben preciso: parlare a tutti, per non lasciare indietro nessuno. I concetti chiave attorno cui ruotano i lavori di Global Thinking Foundation sono cittadinanza economica, alfabetizzazione finanziaria ed eliminazione delle discriminazioni di genere

LA FINANZA NON E' UN TABU' SOCIALE
👤Autore: Fabrizio Aurilia Review numero: 41 Pagina: 37
Vasto programma, come avrebbe detto Charles De Gaulle (sfrondando però la citazione del sarcasmo che aveva), quello della fondazione no profit Global thinking foundation, nata su iniziativa della presidente Claudia Segre, con la missione di promuovere l’educazione finanziaria in un percorso di innovazione e ricerca, portando avanti progetti pratici e utili alle persone. 
Si parte dalle scuole, ma non ci si ferma qui, come spiega Segre a Insurance Review: “Global thinking foundation – dice – non è solo una fondazione che sostiene iniziative per studenti, nonostante abbiamo già devoluto diverse borse di studio: pensiamo al mondo delle professioni, del risparmio e dell’impresa; cerchiamo di cogliere e soddisfare, in sintesi, quell’esigenza di comprendere i modi con cui il settore economico e finanziario si sta muovendo”. 


IL GLOSSARIO PER STUDENTI E FAMIGLIE

Tra le prime iniziative promosse dalla fondazione c’è stata la pubblicazione del glossario di educazione finanziaria, Parole di economia e finanza. Si è partiti con la distribuzione nelle scuole (licei scientifici, tecnici ed economico sociali) su regioni campione (Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia Romagna): le copie cartacee ai professori e quelle digitali agli studenti. Il volume, curato dall’editore Giunti, si rivolge non solo agli studenti ma anche alle famiglie, contribuendo così a un’alfabetizzazione finanziaria diffusa. “Sappiamo che il lavoro è lungo – ammette Segre – e ci vorrà un’intera generazione per ritrovare l’attitudine a considerare la finanza al di fuori da ogni manipolazione ideologica. La finanza – sottolinea – non è un tabù sociale”. 


PARITÀ DI GENERE (ANCHE IN ECONOMIA)

La fondazione è legata a enti e associazioni che si dedicano all’educazione finanziaria, abbracciando una molteplicità d’interlocutori: sostiene Feduf, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio di Abi, ed è membro attivo del Women’s Forum for the economy & society, importante network femminile che si occupa di parità di genere nell’accesso alle risorse economiche. 
Ed è proprio sulla gender parity che la presidente pone l’accento: “occorre – argomenta Segre – dare la possibilità alle donne di avere consapevolezza di sé e delle proprie capacità imprenditoriali, così da potersi inserire in modo proficuo in questo enorme mondo, in pieno sviluppo, della sharing economy. Ma senza le capacità di gestire risorse finanziarie, anche le donne più giovani che vogliono affrancarsi dal lavoro dipendente sono tagliate fuori. E invece – sottolinea – sono proprio le donne a saper cogliere meglio l’aspetto della cooperazione che sta alla base dell’economia della condivisione”. 
Una parte della differenza di genere è anche da attribuire alla cosiddetta violenza economica verso le donne, che sono spesso tagliate fuori dall’approvvigionamento di risorse finanziarie essenziali per la propria libertà imprenditoriale. 

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