DALL'EUROPA, NUOVE REGOLE PER GLI INTERMEDIARI

Trasparenza su remunerazioni, vendite dirette e costi della compliance. Questi i principali nodi da sciogliere in sede europea, secondo il Bipar

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👤Autore: Laura Servidio Review numero: 11 Pagina: 45
Nell’attuale clima di sfiducia e incertezza, la sfida principale per gli intermediari europei è la difesa del principio generale che la remunerazione, per servizi e consulenza nel settore finanziario, è una questione tra le parti. “Alcuni Stati membri, quali Paesi Bassi e il Regno Unito – spiega Alessandro De Besi, presidente Bipar – hanno introdotto (o sono in procinto di introdurre) il divieto di remunerazione su base provvigionale per prodotti assicurativi complessi, con componente d’investimento o vita, contro cui Bipar e le associazioni nazionali aderenti alla federazione, stanno combattendo. La questione della trasparenza sulle remunerazioni dei servizi di intermediazione assicurativa va coordinata con il principio seguito nell’intermediazione finanziaria, quando il servizio assicurativo venduto riguarda una copertura vita ad alto contenuto finanziario (unit e index linked, capitalizzazioni), in cui la vicinanza del servizio offerto e il fatto che il caricamento provvigionale riduce il capitale investito, determinano un’esigenza di trasparenza irrinunciabile”.

Diverso scenario, secondo Bipar, riguarda gli altri servizi assicurativi, ove l’enfatizzazione del costo dell’intermediazione potrebbe spingere il consumatore a preferire una riduzione del prezzo del servizio, a svantaggio della componente consulenziale.
“Oltre alla trasparenza sulle remunerazioni – sottolinea De Besi – la direttiva Imd2 dovrebbe meglio disciplinare anche gli aspetti di trasparenza sulle vendite dirette e regolamentare l’attività dei comparatori on line, che la prima direttiva non ricomprende, facendo sì che la concorrenza tra canali distributivi non sia equa, a danno degli intermediari professionali”.

Il secondo semestre 2014, sotto la presidenza italiana dell’Ue, potrebbe sbloccare le cose. “Prioritario, il dossier Mifid2 che dovrebbe contenere una regolamentazione specifica in materia di trasparenza dei prodotti assicurativi ad alto contenuto finanziario, mentre le norme afferenti i servizi assicurativo/finanziari rimarrebbero nell’alveo delle disposizioni e della vigilanza delle Autorità dello specifico settore. In questo contesto, si inserisce l’attività dell’Eiopa, di cui valuteremo la capacità di creare livelli di concorrenza uguali per tutti i player europei”.


INTERMEDIARI E COMPLIANCE

Infine, il problema della compliance. “Non credo ci si possa aspettare un alleggerimento delle incombenze in capo agli intermediari, anche se una consapevolezza dell’eccessivo peso della compliance inizia a farsi strada a livello europeo. L’Italia è seconda solo a Regno Unito e Irlanda, in termini di costi di compliance ed è, quindi, urgente snellire gli obblighi degli intermediari attraverso l’utilizzo di moderni sistemi di informazione e integrazione, evitando il ricorso a supporti cartacei costosi e voluminosi”. 

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