UNA POLIZZA PER PROFESSIONISTI
Da agosto, l'Rc professionale diventa obbligatoria. Cosa cambia e quali restano le criticità sul mercato italiano
31/05/2013
Dal 15 agosto 2013 le polizze di Responsabilità civile professionale diventano obbligatorie. Scaduti i dodici mesi di proroga concessi la scorsa estate, i professionisti italiani devono necessariamente dotarsi di polizze assicurative per coprire eventuali danni provocati, senza dolo, nell’esercizio dell’attività lavorativa.
L’obbligo è introdotto dalla Riforma delle Professioni (dpr 137/2012) e prevede che, a ogni assunzione di incarico, i professionisti debbano rendere noti al cliente gli estremi del contratto di assicurazione, il relativo massimale e ogni variazione successiva.
Le condizioni generali delle polizze possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dagli Ordini professionali e dagli enti previdenziali interessati.
La novità riguarda gli oltre due milioni di professionisti iscritti ai 28 Ordini e collegi riconosciuti dalla legge. Si va dai medici ai commercialisti, dagli ingegneri ai biologi. Senza dimenticare notai, architetti, chimici, infermieri, avvocati, periti, geologi, agronomi e amministratori di condominio. La lista è lunga e variegata. Così come diverse sono le responsabilità e i livelli di reddito dei soggetti coinvolti. E proprio responsabilità e reddito sono le voci chiave per definire i termini delle polizze, a partire da premi e massimali.
CARATTERISTICHE DELLE POLIZZE
La Responsabilità civile professionale garantisce gli assicurati dalle richieste di risarcimento danni per errori, negligenze professionali, responsabilità contrattuali e omissioni verso terzi (clienti, pazienti, utenti etc.). Queste assicurazioni tengono in considerazione alcuni fattori legati ai possibili sinistri da coprire: la tipologia degli incidenti, le esclusioni della garanzia e la durata della copertura.
Generalmente una polizza Responsabilità civile professionale prevede espressamente tutti i casi in cui la copertura ha valore ed esclude, automaticamente, tutte le situazioni non menzionate. Le esclusioni rappresentano un punto chiave perché, in alcuni casi, possono riguardare anche il core business dell’assicurato, rendendo poco funzionale l’intera offerta. Caso tipico è quello relativo al settore medico che si divide in tante specializzazioni, tutte con bisogni diversi.
Sul mercato, tuttavia, esistono anche prodotti All Risk che funzionano esattamente al contrario: coprono, cioè, tutto quanto non escluso dalle clausole.
A seconda delle singole esigenze, poi, si possono includere garanzie su: danni patrimoniali, responsabilità civile contrattuale, colpa lieve e colpa grave, dolo dei dipendenti, violazione della privacy, sanzioni fiscali, costi e spese legali, conduzione dello studio, perdita documenti, diffamazione e ingiuria.
Allo stesso modo, l’intermediario deve aiutare il cliente a valutare attentamente se eventuali scoperti e franchigie siano in linea con le sue necessità.
Per quanto riguarda la validità temporale, invece, oltre che alle classiche Loss Occurence si fa spesso ricorso alla formula Claims Made, letteralmente “a richiesta fatta”. Nel primo caso, affinché la copertura sia valida è necessario che il contratto sia in vigore al momento del sinistro. Con la seconda tipologia, invece, le garanzie operano solo dal momento in cui scatta la richiesta di risarcimento. In pratica la compagnia intende come sinistro non il danno in sé ma ogni istanza di indennizzo arrivata in validità di contratto e messa a conoscenza dell’assicuratore nel periodo di copertura. Le Claims Made possono anche prevedere un periodo di retroattività e uno di attività postuma (ultrattività) che inizia a fine contratto o alla cessazione dell’attività. In sostanza le Claims Made coprono i sinistri denunciati in vigenza di polizza, compreso il periodo di ultrattività, per fatti commessi nel periodo di validità o per richieste danni avanzate in periodo di validità della polizza e relative a fatti avvenuti nel periodo di retroattività.
TRA CONVENZIONI E PERSONALIZZAZIONE
Per molti professionisti il primo approccio con la Rc professionale avverrà tramite l’Ordine di appartenenza. Attraverso di loro, infatti, è possibile accedere a convenzioni particolari e acquistare prodotti a prezzo contenuto e già tarati sulle esigenze della categoria. Ordini e collegi si sono mossi per tempo, facendo dell’Italia uno dei Paesi che fa maggiormente ricorso alle polizze in convenzione. Sostanzialmente le coperture di base sono garantite a tutti gli iscritti. Chi, invece, vuole accedere a garanzie migliori può acquistare, sia nell’ambito della convenzione sia privatamente, prodotti superiori e più vicini alle singole esigenze. In tal caso risulta preziosa la consulenza di intermediari capaci di segnalare le esclusioni a rischio e le proposte più complete per ogni tipo di attività.
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