NATI PER PROTEGGERE, PERCHE' AXA NON E' UNA MONADE

Anche quest’anno la compagnia premia con 50 mila euro il progetto migliore nell’ambito della protezione delle persone, dell’ambiente e del patrimonio culturale. L’iniziativa, ideata dalla branch italiana, piace tanto a Parigi ed è già best practice nel gruppo

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👤Autore: Fabrizio Aurilia Review numero: 25 Pagina: 54 - 55
Rieccoli quelli di Axa Italia. Sono tornati con la loro idea di compagnia assicurativa salda nella realtà sociale in cui opera: non solo grazie a prodotti e servizi per i clienti. Un’impresa che dà voce (e risorse) alle idee che nascono dalle esigenze reali, concrete delle persone e si trasformano in progetti. È questo Nati per proteggere, l’iniziativa di Axa Italia che premia i progetti presentati da enti, istituzioni, associazioni e aziende che mettono al centro la protezione. Partita il 4 maggio scorso, la seconda edizione del concorso dà tempo fino al 16 giugno per candidare, attraverso il form sulla piattaforma www.natiperproteggere.it, la propria storia di protezione.
 
L’iniziativa è stata pensata interamente da Axa Italia ed è collegata a una campagna di comunicazione del gruppo che si sviluppa attraverso spot e presenza sui social network. Alla fine del concorso sarà premiato con 50 mila euro il progetto considerato più meritevole nell’ambito della protezione delle persone, dell’ambiente e del patrimonio culturale. Contemporaneamente, grazie alla piattaforma, la compagnia darà visibilità a tutte le storie e ai progetti presentati. L’anno scorso, Nati per proteggere è stata animata da 241 storie di protezione e proprio sulla base di questi numeri, per l’edizione 2015, Parigi ha concesso il raddoppio del budget all’Italia. Insomma, il concorso nostrano è una best practice a livello di gruppo. 





UN PROGETTO CHE FA BENE

“Nati per proteggere – ha detto durante la presentazione Enrico Cavallari, chief marketing officer di Axa Italia – è un’iniziativa sociale che fa bene alla società, premia le belle storie spesso poco visibili al grande pubblico”. Dal punto di vista della compagnia, si tratta di una campagna integrata che si basa su un alto grado di engagement con il pubblico: Axa tiene aperta una relazione non solo con i clienti e gli stakeholder ma anche, e soprattutto, con la società civile. “Una relazione – ha continuato Cavallari – che si basa su impegno e protezione. Nati per proteggere è una bella sfida: il concorso richiede un impegno convinto da parte di chi vuole candidarsi. Il percorso è lungo e ha un’articolazione corposa”. 





AVVICINARE I MONDI

“Axa non è una monade – ha spiegato Isabella Falautano, capo comunicazione e corporate responsability del gruppo – ma è parte integrante della società in cui opera. La sfida di Nati per proteggere, e più in generale di tutte le iniziative di Axa legate alla sostenibilità, è quella di avvicinare i mondi che compongono la nostra società: le imprese private, le istituzioni pubbliche e le associazioni del terzo settore”. Axa in Italia ha un indotto di 10 mila persone e anche a livello aziendale i valori della protezione e dell’impegno sociale sono condivisi. All’interno del mondo Axa Italia è stato organizzato un concorso fotografico sempre sul concetto di protezione: “sono stati premiati – ha sottolineato Isabella Falautano – i tre agenti, i tre operatori bancari e i tre dipendenti più creativi, che sono diventati gli ambasciatori della protezione di Axa”. 


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