UN SETTORE A RISCHIO SANZIONI
31/07/2013
Il controllo prudenziale sulle imprese di assicurazione e la tutela del consumatore di servizi assicurativi. Con questi obiettivi è in atto la fase di ristrutturazione dell’Ivass, che al proprio interno ha rinnovato funzioni e servizi, rafforzando attività di analisi e di supporto agli assicurati. Accolta in generale con favore, la “vicinanza” a Banca d’Italia apre comunque diversi interrogativi e qualche preoccupazione in più sugli orientamenti dell’Istituto e sul futuro di compagnie e intermediari. Anche se rimane l’augurio che, in tempi di instabilità finanziaria e di importanti riassetti del mercato assicurativo, episodi come il recente destino toccato a Fonsai possano essere scongiurati.
Alta, naturalmente, è l’attenzione di tutti gli operatori sui provvedimenti ispettivi e sanzionatori, considerata anche l’ampia mole di reclami che l’Istituto riceve (31 mila nel 2012) e che rappresenta una fonte primaria per definire controlli e provvedimenti successivi. Lo scorso anno i provvedimenti sanzionatori sono stati oltre 5.000 (soprattutto nell’Rc auto), con sanzioni pari a oltre 50 milioni di euro, mentre il piano ispettivo si è tradotto nell’avvio di 11 accertamenti che vanno ad aggiungersi ai nove avviati l’anno precedente e ancora in corso.
Considerando la complessità del momento (con crisi finanziaria, operazioni di aggregazione tra compagnie, integrazione di reti agenziali) e i tanti fronti legislativi (e relativi provvedimenti attuativi) a cui il settore è chiamato ad adeguarsi, non stupirebbe che il resoconto di interventi, ispezioni e sanzioni possa aumentare considerevolmente per il prossimo anno.
L’Rc auto è destinata a rimanere sotto i riflettori, almeno finché le compagnie non si dimostreranno convincenti verso la richiesta di maggiore concorrenza e attraverso la tanto attesa diminuzione delle tariffe.
Ma, al di là dell’Rc auto, è il riassetto del mercato, con la concentrazione da cui sarà sempre più caratterizzato a dispetto della necessità di maggiore concorrenza, a richiedere attenzione, garanzia di trasparenza e di solidità.
Per tutelare la tenuta del sistema, i risultati delle compagnie, la competitività dell’offerta assicurativa, la sopravvivenza degli intermediari. E soprattutto per la sicurezza dei consumatori.
Alta, naturalmente, è l’attenzione di tutti gli operatori sui provvedimenti ispettivi e sanzionatori, considerata anche l’ampia mole di reclami che l’Istituto riceve (31 mila nel 2012) e che rappresenta una fonte primaria per definire controlli e provvedimenti successivi. Lo scorso anno i provvedimenti sanzionatori sono stati oltre 5.000 (soprattutto nell’Rc auto), con sanzioni pari a oltre 50 milioni di euro, mentre il piano ispettivo si è tradotto nell’avvio di 11 accertamenti che vanno ad aggiungersi ai nove avviati l’anno precedente e ancora in corso.
Considerando la complessità del momento (con crisi finanziaria, operazioni di aggregazione tra compagnie, integrazione di reti agenziali) e i tanti fronti legislativi (e relativi provvedimenti attuativi) a cui il settore è chiamato ad adeguarsi, non stupirebbe che il resoconto di interventi, ispezioni e sanzioni possa aumentare considerevolmente per il prossimo anno.
L’Rc auto è destinata a rimanere sotto i riflettori, almeno finché le compagnie non si dimostreranno convincenti verso la richiesta di maggiore concorrenza e attraverso la tanto attesa diminuzione delle tariffe.
Ma, al di là dell’Rc auto, è il riassetto del mercato, con la concentrazione da cui sarà sempre più caratterizzato a dispetto della necessità di maggiore concorrenza, a richiedere attenzione, garanzia di trasparenza e di solidità.
Per tutelare la tenuta del sistema, i risultati delle compagnie, la competitività dell’offerta assicurativa, la sopravvivenza degli intermediari. E soprattutto per la sicurezza dei consumatori.
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