LE ABILITÀ SOFT DALLE CONSEGUENZE HARD
Investire in tecnologia, specializzazioni tecniche e competenze trasversali. Queste le aree su cui compagnie, intermediari, periti e industria devono lavorare per un business di successo. Ne è convinto Cineas che, nel suo trentennale, ha rinnovato le formule dei tre Master in Risk Engineering, Loss Adjusting e Life Skills
04/10/2016
Nei prossimi quattro anni, le aziende italiane richiederanno tra i quattro e i cinquemila professionisti specializzati in risk management. Partendo da questo dato, Cineas, il consorzio universitario del Politecnico di Milano, ha rinnovato la formula del master in Risk engineering e management on line, con una modalità didattica blended e-learning, che prevede 200 ore di didattica tra lezioni in aula, sessioni live on line e autoformazione, per facilitare la frequenza anche a chi non risiede nell’area milanese.
“La novità del risk engineering – spiega Adolfo Bertani, presidente di Cineas – risponde alle tre finalità che il consorzio, a trent’anni dalla sua nascita, si è dato: investire in tecnologia, valorizzare le specializzazioni tecniche e diffondere conoscenza. Su questo – continua – le compagnie investono ancora poco e non si dimostrano molto aperte alle nuove figure di periti che vantano una maggiore formazione ed expertise”.
PERITI QUALIFICATI
Per questi ultimi, Cineas ha creato l’università del loss adjusting ovvero il master Expert loss adjuster (Ela), giunto alla terza edizione che, da quest’anno, permetterà di accedere al network Cineas loss adjuster senior specialist, il LinkedIn di periti e docenti qualificati: una banca dati on line a disposizione delle compagnie, che permette di selezionare area geografica, competenze linguistiche e aree di specializzazione per individuare il professionista qualificato più esperto e competente, sulla base di esigenze specifiche. “Questo – spiega Bertani – è un modo per innovare e uscire dalle vecchie relazioni”. Il percorso formativo del master Ela prevede approfondimenti su rischi tecnologici, Rc professionale e Rc prodotti, oltre a due sessioni formative dedicate ai rischi del terzo millennio, in particolare cyber risk, e alla figura del perito del futuro. Ma un intero modulo sarà dedicato alle cosiddette life skills, le competenze trasversali, che Bertani ritiene indispensabili per un profilo professionale completo: “Su queste – afferma – si giocherà in futuro la partita della leadership”.
IL VALORE AGGIUNTO DELLA PERSONA
Il master Life skills, il terzo percorso formativo di Cineas, prevede 64 ore di didattica (organizzate in 4 moduli da due giorni), con una modalità formativa non convenzionale di carattere pratico: lezioni in aula, role play, esercitazioni in sottogruppi e discussione di casi, con il coinvolgimento di docenti di alto profilo e il confronto con professionisti di diversa esperienza, provenienti da settori molto distanti tra loro, il che assicura importanti occasioni di apprendimento.
Il programma del corso prevede tematiche di management sulla creazione del team, il superamento dei conflitti e l’individuazione delle risoluzioni più efficaci in contesti problematici.
“Se oggi le competenze tecniche specialistiche sono date per scontate – conferma Bertani – il valore aggiunto di una persona si basa sulle life skills, per la risoluzione di problemi complessi e la motivazione del team”. Nel master sono state individuate quattro competenze trasversali considerate cruciali: emotional intelligence ovvero conoscere se stessi per scegliere l’attività professionale più idonea; negotiation, che insegna a dialogare con gli altri; working in team, per imparare a lavorare in gruppo, utilizzando le differenze come valore aggiunto; problem solving, che aiuta a individuare la decisione migliore.
Il master Life skills, giunto quest’anno alla terza edizione, parte dall’assunto che, oggi, non saper gestire queste competenze trasversali è un rischio per il business. “Basti pensare ai delicati processi di internazionalizzazione, alle cruciali relazioni con i clienti dei customer service, alle conseguenze negative di conflitti relazionali all’interno dei team dove è fondamentale che le persone che ricoprono i ruoli strategici abbiano una formazione adeguata su competenze – conclude il presidente di Cineas – che vengono definite soft, ma che hanno conseguenze hard.
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