QUANDO GLOBALE E LOCALE SI INCONTRANO
I network peritali internazionali permettono di gestire sinistri che coinvolgono player multinazionali in modo snello, grazie a una fitta rete di corrispondenti. Francesco Cincotti, partner italiano della rete Vrs adjuster, spiega qual è l’approccio del liquidatore in questi contesti
30/09/2013
Sebbene il mondo sia sempre più globalizzato, ogni Paese continua ad avere le proprie specifiche esigenze. Quando si verifica un sinistro che coinvolge player multinazionali, le fasi dell’accertamento danni, della gestione e liquidazione dei sinistri hanno bisogno di una valutazione che abbia un approccio locale nel rispetto di un contesto globale. Questo ha portato alla nascita di Vrs, network peritale mondiale che, attraverso una fitta rete di corrispondenti in 141 Paesi al mondo, gestisce sinistri avvenuti nel proprio territorio di appartenenza applicando protocolli internazionali.
Quali sono i vantaggi di affidare la gestione di un sinistro a un loss adjuster globale?
“All’interno di ogni network ci sono programmi e trattati multinazionali che vengono fatti propri da ciascun corrispondente”, spiega Francesco Cincotti, chairman dello studio che porta il suo nome e che, dalla fine del 2009, fa parte di Vrs network. “Tutti noi corrispondenti sappiamo perfettamente quali sono i protocolli di intervento, che devono essere gli stessi per ogni Paese del mondo, in modo da garantire uno standard internazionale”, evidenzia Cincotti.
Nel caso di trattati internazionali nati per conto di multinazionali con base in Italia che hanno avuto un sinistro all’estero, il corrispondente italiano diventa l’account del sinistro, ma a occuparsene nel luogo in cui effettivamente si è verificato è il partner locale. Il primo vantaggio, dunque, “è che a valutare il sinistro è una persona del posto, che può interloquire nella lingua locale, capace di comprendere gli usi e i costumi specifici, in modo da avere un approccio più consapevole”. Il secondo vantaggio è che a livello locale, ogni corrispondente ha un background di conoscenze legislative del Paese in cui si è verificato il sinistro: “questo – sottolinea Cincotti – dà modo di effettuare una perizia con molta più facilità, brevità e a un tale livello di dettaglio che per uno straniero sarebbe impossibile raggiungere”.
L'APPROCCIO DELLE COMPAGNIE ALL'ATTIVITA' PERITALE
Fino a poco tempo fa, le compagnie partecipavano poco all’attività peritale. Questo atteggiamento, nel tempo, rendeva sempre meno facile spiegare a posteriori ogni dettaglio e ogni passaggio tecnico alla compagnia. Far passare certi principi e prendere certe decisioni insieme era difficile. Ora sembra che le cose stiano cambiando. “La tendenza attuale delle compagnie – rivela Cincotti – è quella di voler partecipare insieme al perito all’attività liquidativa, e dunque di voler conoscere fin dai primi passi tutti quelli che sono i problemi che il perito incontra nel corso dei suoi sopralluoghi. Ne è prova il fatto che ormai è sempre più frequente fare alcuni dei sopralluoghi insieme all’assicuratore”.
Secondo Cincotti, questo risolve alla radice molti di problemi di comunicazione. “È evidente che fisiologicamente gli assicuratori non possono partecipare sempre e nel dettaglio a tutto quella che è l’attività esplorativa del perito: non hanno né il tempo né le risorse necessarie a occuparsi anche di questo. Però è giusto che nel caso di sinistri di notevole complessità, perito e compagnia partecipino assieme alle attività principali, prendendo decisioni rilevanti, oppure prendendo parte congiuntamente a riunioni strategiche con la società assicurata”.
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