UNO SGUARDO AL FUTURO
In occasione del convegno celebrativo a Roma, Consap fa il punto sull’attività fin qui svolta e individua le sfide da affrontare per tutelare gli italiani rispetto alle aree di bisogno emergenti nel nostro Paese
31/12/2013
“Una spiccata sensibilità alle problematiche dei danneggiati, unita a una rigorosa gestione del denaro pubblico”. Questa, secondo Paolo Panarelli, direttore generale Consap, la prerogativa della concessionaria delle assicurazioni pubbliche che, in occasione del suo ventesimo compleanno, traccia un bilancio positivo, con uno sguardo al futuro.
“Consap – afferma Panarelli – supporta i fallimenti del mercato e i bisogni della collettività, attraverso i fondi di solidarietà complementari al comparto assicurativo, tra cui il Fondo di garanzia per le vittime della strada e della caccia, la Stanza di compensazione nell’ambito del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale, il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e dell’usura e i Fondi di solidarietà per gli acquirenti di beni immobili da costruire, per i mutui per l’acquisto della prima casa (anche per le giovani coppie), per il credito ai giovani e per i nuovi nati; senza considerare i servizi strumentali al mondo economico-finanziario, quali il rimborso delle somme relative alle polizze dormienti e l’archivio centrale informatizzato per la prevenzione delle frodi, del furto d’identità”.
L'AZIONE CONTRO RACKET E FALLIMENTI IMMOBILIARI
A dimostrazione dell’impegno di Consap sulle aree di bisogno di tutela nel nostro Paese, l’azione inerente i fallimenti immobiliari e il racket. “Il 2014 – spiega Franco Casarano, presidente del Coordinamento Nazionale vittime fallimenti immobiliari – rischia di essere un anno di picco per l’emergenza di persone che subiscono i fallimenti immobiliari senza essere coperte. È fondamentale che Consap continui a promuovere la conoscenza del Fondo di solidarietà per gli acquirenti di beni immobili da costruire: la consapevolezza dei propri diritti, in alcune zone d’Italia, ha innescato un meccanismo virtuoso e gli imprenditori ne hanno fatto un plus rispetto alla concorrenza”.
Altro tema cruciale, la tutela delle vittime, assicurata dal fondo antiracket ispirato da Giovanni Falcone nel 1991. “Alla base del Fondo – afferma Gaetano Grasso, presidente della Federazione antiracket – c’è la scelta di lavorare sulle vittime della malavita, che sono indispensabili per contrastare la mafia. Con riferimento alla legalità, stiamo lavorando a un progetto: riuscire a dimostrare ad un imprenditore che può fare investimenti a Trapani o ad Agrigento senza che accada nulla alla sua persona. Se riusciremo in questo progetto, potremmo attrarre anche investitori stranieri”.
UN PIANO INDUSTRIALE DEI SERVIZI
Un’attività fervente e molte le sfide da affrontare per continuare a proteggere, da un punto di vista pubblico, cittadini e imprese: gli spazi di welfare, la restrizione della tutela assicurativa privata delle famiglie (passata, negli ultimi dieci anni, dal 17% al 13,5%), la crescita della domanda allo Stato di farsi carico di distorsioni dei meccanismi di mercato. “L’allargamento del cuneo che separa nuovi e vecchi bisogni di protezione e assicurazione dalle risorse necessarie a sostenerle – spiega Giuseppe De Rita, presidente Censis e autore della ricerca su L’assicurazione pubblica tra interesse generale e sfide di mercato – è un dato di fatto e insieme un’opportunità e un rischio. Riposizionamento strategico e funzionale è oggi la parola d’ordine su cui Consap è chiamata a misurarsi, ma anche condizionamento di un settore pubblico non più in grado di sostenere gli investimenti e le spese correnti accessorie”.
Secondo la ricerca del Censis, il futuro di Consap sarà caratterizzato da tre elementi essenziali: “il ripensamento delle traiettorie parallele dei fondi gestiti, molto diversi per missione istituzionale e dimensione operativa, per giungere a una logica unitaria; la rimodulazione delle funzioni di servizio, utilizzando la capacità operativa, tecnologica e di competenza specialistica di Consap per operare sui servizi e i loro costi, in favore della collettività e dei singoli individui; le finalità sociali, con una riprogrammazione interna ed esterna della propria missione e della propria base normativa. In definitiva, serve un piano industriale dei servizi, del loro costo e della loro sovrapposizione con i servizi erogati dal settore privato. Mantenendo l’attenzione alta sui bisogni”.
In definitiva, “il modello pubblico-privato, che caratterizza le attività di Consap – conclude Mauro Masi, l’amministratore delegato – può rappresentare un forte esempio per il legislatore e per la prassi comune in molti settori dell’economia sociale, a cavallo tra la finanza pubblica e il mercato”.
I NUMERI DI CONSAP
- 250 le risorse
- 1,6 miliardi di euro il patrimonio gestito
- 6,6 miliardi di euro l’ammontare dei sinistri risarciti attraverso il Fondo di garanzia per le vittime della strada
- 13,5 milioni i sinistri liquidati e rimborsati dal 2007 al 2011 nell’ambito del sistema dell’indennizzo diretto (3/4 del totale sinistri Rc auto)
- 27,6 miliardi di euro il forfait riconosciuto alle compagnie
- 60mila i contatti telefonici annui gestiti
- 700mila i contatti annui gestiti tramite il sito Consap
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