PMI D’EUROPA, UN CONTRIBUTO ALLA CRESCITA
Il gruppo Generali ha voluto premiare le piccole e medie imprese europee che si sono distinte per iniziative e modelli di business sostenibili, creando un riconoscimento ad hoc: lo Sme EnterPrize. La cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti si è tenuta a fine settembre a Bruxelles alla presenza, tra gli altri, del group ceo Philippe Donnet e del commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni
08/11/2021
Ancora alle prese con una pandemia non ancora sconfitta definitivamente e con un’economia da far ripartire, l’Europa ha due necessità strettamente connesse tra loro: da un lato imboccare la strada di una crescita organica e sostenibile, dall’altro prepararsi in modo adeguato alla transizione ecologica. Per raggiungere questi obiettivi non basteranno gli sforzi dei governi degli Stati membri: anche le piccole e medie imprese hanno un ruolo fondamentale. In Europa due posti di lavoro su tre nel settore privato sono proprio in capo alle Pmi, che rappresentano il 99% delle imprese dell’Ue producendo il 58% del Pil.
Philippe Donnet, group eco di Generali
WELFARE, AMBIENTE E SENSO DELLA COMUNITÀ
Proprio per promuovere le pratiche di sostenibilità presso le piccole e medie imprese europee, il gruppo Generali ha lanciato la prima edizione di Sme EnterPrize (Sme, small and medium-sized enterprises è l’acronimo inglese di Pmi) un’iniziativa che è parte delle attività lanciate dal Leone di Trieste in occasione del suo 190esimo anniversario. Nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Bruxelles a fine settembre, alla presenza del top management di Generali e di alti rappresentanti delle istituzioni Ue, Generali ha consegnato questo riconoscimento ad alcune imprese europee considerate sustainability heroes, selezionandole tra le oltre 6.000 Pmi partecipanti provenienti dai sette Paesi che hanno aderito al progetto: Italia, Germania, Francia, Spagna, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca. Le imprese premiate sono state individuate in base alle iniziative da loro messe in atto in ambito welfare, ambiente e senso della comunità.
RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO
Presentando l’iniziativa, il group ceo di Generali, Philippe Donnet, ha sottolineato che “la pandemia da un lato ha aumentato la necessità di protezione, dall’altro ha mostrato l’esigenza di promuovere una risposta resiliente alla crisi, in cui le Pmi hanno un ruolo fondamentale. Le piccole e medie imprese costituiscono un pilastro fondamentale dell’economia europea e uno dei driver principali per attuare la transizione sostenibile, ma non hanno ancora una adeguata protezione dal punto di vista assicurativo”. Generali ha deciso di lanciare questo riconoscimento perché, “oltre a valorizzare le esperienze più significative e supportare le Pmi nell’adozione di modelli di business e pratiche più sostenibili, vogliamo promuovere un confronto continuo con le istituzioni nazionali ed europee, con il mondo accademico e con altre realtà del settore privato per analizzare le barriere e le opportunità di sviluppo in un settore chiave per la crescita sostenibile dell’economia del nostro continente. La ripresa – ha concluso Donnet – passa da una forte collaborazione tra pubblico e privato”.
PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA SERVONO ALTRI 360 MILIARDI
All’evento sono intervenuti anche altri importanti rappresentanti delle istituzioni europee, come il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, il quale ha sottolineato come la ripresa economica della Ue stia accelerando. “Per il 2021 – ha detto – la crescita potrebbe superare il 5%. Allo stesso tempo, non dobbiamo farci illusioni: è troppo presto per rivendicare la vittoria. Non siamo ancora fuori dal guado le incertezze restano molto alte”. Gentiloni ha spiegato che secondo le stime della Commissione Ue, “per raggiungere i nostri obiettivi di emissioni per il 2030 avremo bisogno di circa 360 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi ogni anno nei settori dell’energia e dei trasporti. Il fabbisogno totale di investimenti – ha aggiunto – arriva a circa mille miliardi all’anno. La mobilitazione dei finanziamenti privati sarà cruciale se vogliamo raggiungere questo obiettivo. Ed è qui che i politici possono fornire i giusti incentivi per guidare i capitali privati. Trovare il giusto equilibrio tra finanze pubbliche sane e una spesa per investimenti sufficiente – ha avvertito Gentiloni – sarà uno dei temi chiave della discussione sulla revisione del nostro quadro di governance economica”.
Paolo Gentiloni, commissario Ue all'Economia
IL LIBRO BIANCO SULLE INIZIATIVE DELLE PMI
Nel corso dell’evento a Bruxelles è stato presentato anche un libro bianco, realizzato da Generali e Sda Bocconi, che rappresenta una sorta di guida per la transizione sostenibile delle Pmi. Il lavoro, presentato da Stefano Pogutz, direttore dell’Mba full time di Sda Bocconi, ha esaminato il rapporto tra sostenibilità e Pmi in otto Paesi europei (Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna, Svizzera) nelle tre aree fondamentali di welfare, ambiente e senso della comunità.
Lo studio ha approfondito le principali linee di azione, i benefici e i fattori che favoriscono la realizzazione di iniziative sostenibili e le barriere che ostacolano le Pmi nell'adozione di un comportamento sostenibile. “L’approccio delle Pmi europee alla sostenibilità è ancora informale e poco strutturato, con margini di crescita”, ha spiegato Pogutz mettendo in evidenza alcuni dati: al momento solo il 13% delle Pmi dell’Ue indicano di aver già adottato una strategia dedicata alla sostenibilità, e il 21% ha intenzione di adottarne una (anche se non lo ha ancora fatto).
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