ASSICURAZIONI, OLTRE LO STIPENDIO

Le compagnie sono al lavoro per offrire a dipendenti e collaboratori qualcosa in più della classica retribuzione: spazio dunque a iniziative di formazione, onboarding e valorizzazione dei talenti, welfare aziendale e misure per l’inclusione del personale

ASSICURAZIONI, OLTRE LO STIPENDIO
La gestione delle risorse umane nel settore assicurativo è in piena evoluzione. Ormai i classici modelli di assunzione e direzione del personale non bastano più in un mercato del lavoro che, come ben testimoniato anche da fenomeni recenti quali great resignation e quiet quitting, sembra essere andato ben al di là del semplice stipendio alla fine del mese. Dipendenti e collaboratori, soprattutto se appartenenti alle nuove generazioni, chiedono infatti qualcosa di più: flessibilità, formazione, valorizzazione delle competenze, prospettive di carriera, attenzione alla sostenibilità ambientale e tutela della diversità. E così il mercato si arricchisce ogni giorno di sempre nuove iniziative volte ad attrarre e trattenere i giovani talenti in azienda.
Lo scorso novembre, tanto per citare un caso recente, è arrivato il taglio del nastro per Skillab, l’academy aziendale di Vittoria Assicurazioni. Posizionata nel cuore di Milano, a pochi passi dalla sede della compagnia, la nuova struttura si propone di offrire uno spazio per la formazione e la crescita della popolazione aziendale, della rete agenziale e dei partner distributivi. “L’obiettivo è promuovere l’apprendimento continuo grazie a un’esperienza innovativa e interattiva volta a sviluppare competenze avanzate in modo flessibile e personalizzato”, si legge in una nota diffusa dalla compagnia. Lo spazio, suddiviso in diverse sale e allestito con dispositivi tecnologici all’avanguardia come apparecchiature di bio-neurofeedback e facereader, si struttura come un ecosistema di apprendimento integrato in cui ciascun partecipante avrà la possibilità di approfondire tematiche rilevanti per il proprio sviluppo personale e professionale.

UN BENVENUTO AI NUOVI TALENTI

La formazione del personale è soltanto uno degli aspetti su cui le compagnie assicurative stanno investendo per favorire una migliore gestione delle risorse umane. Sempre più iniziative, per esempio, si focalizzano sul reclutamento e sull’accoglienza dei giovani talenti in azienda. Come nel caso del programma di onboarding adottato da Reale Group in Italia. Il percorso si apre con la firma del contratto e prosegue con un momento di approfondimento e confronto che è stato battezzato Istruzioni per l’uso, in cui le nuove risorse, entro tre mesi dall’assunzione, hanno la possibilità di chiedere chiarimenti su tutto quello che riguarda il mondo aziendale. Il programma culmina con l’evento WelcHome to Reale Group, un meeting dedicato ai neo-assunti finalizzato a creare senso di comunità, diffondere mission e vision della società e celebrare i momenti fondamentali della employee journey.
L’attenzione di Reale Group per i giovani talenti è ben evidente anche nel progetto Goat – Giovani orientati alla trasformazione, programma di talent management destinato ai dipendenti fino a un massimo di 35 anni di età che si propone di approfondire il concetto di antifragilità, ossia la capacità di trarre vantaggio da eventuali traumi e shock, e di creare coesione e spirito di squadra all’interno dell’azienda. Altra iniziativa volta alla valorizzazione dei giovani talenti è poi il progetto Tu sei Reale, un momento periodico di incontro e confronto con il direttore generale del gruppo assicurativo per i manager di domani.

IL BENESSERE IN AZIENDA

L’impegno per attrarre giovani talenti si traduce anche in uno sforzo per migliorare e rendere più accogliente l’ambiente lavorativo. Sara Assicurazioni, con il recente rinnovo del proprio contratto collettivo aziendale, ha per esempio ampliato le misure previste all’interno del piano di welfare aziendale e inserito servizi per la cura dei familiari e forme di supporto economico. Previsti inoltre un regime di flessibilità lavorativa, con misure specifiche per i genitori con figli piccoli, e permessi retribuiti aggiuntivi per eventi familiari, volontariato e necessità legate alla cura di familiari con disabilità. Potenziati quindi i servizi per il benessere psicologico con uno sportello di counseling gratuito e anonimo, disponibile anche per i familiari di collaboratori e dipendenti, e iniziative per promuovere il benessere mentale in azienda: fra queste trova spazio anche l’adesione al progetto di ricerca promosso da Stimulus Italia, che ha consentito di raccogliere dati preziosi per identificare i fattori che favoriscono il benessere in ambito lavorativo.
Fedele al motto latino mens sana in corpore sano, la società ha infine fatto nuovi investimenti sul benessere fisico dei dipendenti, introducendo attività come il personal trainer in azienda per aiutare i collaboratori nella ricerca e nel raggiungimento di un salutare equilibrio fra lavoro e salute.

INCLUSIONE ED EMPOWERMENT FEMMINILE

Il benessere in azienda passa inevitabilmente dalla creazione di un ambiente lavorativo in cui tutte e tutti possano sentirsi sicuri, apprezzati e valorizzati nelle loro diversità e unicità. Negli ultimi anni, in un settore che è stato a lungo prettamente maschile, ha riscosso grande attenzione il tema dell’inclusione e dell’empowerment femminile. Generali Italia, a tal proposito, ha recentemente sottoscritto il Protocollo “Tolleranza Zero” contro ogni atto di violenza e molestia di genere, un documento sviluppato insieme alle organizzazioni sindacali che stabilisce in modo chiaro le condotte che non possono essere tollerate all’interno della compagnia. L’atto, prima emanazione della Commissione pari opportunità di Generali e redatto sulla scia del conseguimento della Certificazione di parità di genere rilasciata da Rina, definisce inoltre le modalità di contrasto necessarie a garantire un ambiente di lavoro libero da qualsiasi forma di violenza, molestia o discriminazione, ribadendo una politica di tolleranza zero verso questo genere di comportamenti all’interno di Generali Italia.
La sottoscrizione del protocollo costituisce soltanto l’ultima espressione dell’impegno della compagnia per l’inclusione e l’empowerment femminile. Negli ultimi anni Generali Italia ha infatti adottato misure volte alla riduzione del gender pay gap e al raggiungimento degli obiettivi sull’equal pay, ha lanciato percorsi di sviluppo e crescita destinati alle donne della rete di vendita, ha sostenuto la diffusione delle discipline Stem fra le lavoratrici di domani e supportato le donne nella gestione delle attività di caregiving, ampliando i servizi di welfare e inaugurando iniziative per la promozione della genitorialità condivisa. Tutte misure che hanno consentito alla compagnia di raggiungere il primo posto tra le aziende italiane nella classifica World’s Top Companies for Women di Forbes, che identifica le imprese che eccellono nell’attrarre e valorizzare i talenti femminili.

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