MOBILITÀ, LE STRATEGIE DELLA NUOVA CA AUTO BANK
La nuova società, controllata interamente dal gruppo Crédit Agricole, è l’evoluzione di Fca Bank, nata in seguito alla riorganizzazione delle partnership finanziarie con Stellantis. Abbiamo parlato di sfide, progetti e futuro con l’amministratore delegato, Giacomo Carelli
15/05/2023
Lo scorso aprile, nel settore del credito e della mobilità c’è stata un’importante novità, la nascita di Crédit Agricole Auto Bank (CA Auto Bank), gruppo bancario internazionale presente in 17 paesi europei e in Marocco, frutto dell’evoluzione di Fca Bank. La nuova banca, controllata da Crédit Agricole Consumer Finance (parte di Crédit Agricole), fa seguito agli accordi tra il gruppo francese e Stellantis, nata dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Psa, nell’ambito della riorganizzazione delle partnership finanziarie delle due società.
Si tratta di un nuovo inizio, ma anche della naturale evoluzione di un progetto quasi centenario, iniziato con la nascita di Sava, una delle prime società finanziarie in Europa, creata nel 1925 a Torino allo scopo di aiutare le persone ad acquistare un’automobile, continuato attraverso le varie incarnazioni della società, Fiat Auto Financial Services, Fga Capital, fino alla trasformazione in banca nel 2015, come Fca Bank. Una tradizione che affonda le proprie radici nel capoluogo piemontese, dove resterà poiché la banca manterrà la sua sede europea a Torino.
GUIDARE LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEL SETTORE
È un momento molto interessante per il settore della mobilità, che sta attraversando un periodo di grande fermento, ma che è anche caratterizzato da molteplici rischi. Abbiamo chiesto all’amministratore delegato di CA Auto Bank, Giacomo Carelli, quali sono le principali sfide del prossimo futuro. “Il nostro obiettivo – ha esordito – è diventare uno dei principali operatori indipendenti e multibrand del finanziamento e leasing di veicoli, oltre che del settore della mobilità, in Europa”.
La banca punta a un target di almeno 10 miliardi di euro di impieghi entro il 2026, con l’aspirazione di avere, entro il 2030, l’80% del portafoglio di veicoli nuovi composto da modelli elettrici e ibridi. Carelli dichiara “l’ambizione di guidare la transizione energetica del settore, rendendo l’accesso ai veicoli ibridi ed elettrici alla portata di tutti, attraverso un’offerta completa di soluzioni finanziarie e assicurative”.
In parallelo, la società si sta attivando sul fronte della mobilità attraverso Drivalia, la società specializzata del gruppo, con le sue soluzioni che vanno dal car sharing elettrico agli abbonamenti all’auto e ai noleggi di tutte le durate, oltre al leasing operativo. “Drivalia – precisa Carelli – porterà avanti gli investimenti nella propria infrastruttura elettrica, che conterà 3.500 punti di ricarica in Europa entro il 2026, e nella flotta, che entro tre anni raggiungerà quota 200mila veicoli, di cui il 55% sarà composto da modelli green”.
UN RAGGIO D’AZIONE SEMPRE PIÙ AMPIO
Ma, nello specifico, in che modo CA Auto Bank e Drivalia potranno collaborare? Ci sono degli esempi concreti di sinergie che si potranno realizzare nei prossimi anni: dalla condivisione di competenze ed expertise all’offerta di soluzioni integrate, che uniscono prodotti finanziari e di mobilità. Sul fronte assicurativo, per esempio, la banca fa da tramite tra Drivalia e i vari provider. Discorso analogo per le numerose partnership del gruppo: “ad oggi – ricorda Carelli – collaboriamo con oltre 30 brand, attivi nei settori dell’automotive, delle due ruote, del leisure e dei veicoli commerciali leggeri e pesanti”.
Nuovi partner si aggiungeranno nel prossimo futuro: “grazie anche al supporto di Crédit Agricole, potremo stringere nuovi accordi e allargare il nostro raggio d’azione a tutti i settori della mobilità”.
Drivalia, rivela Carelli, che oggi è attiva in sette paesi europei, estenderà gradualmente la propria presenza in tutti i paesi dove CA Auto Bank è già presente. “A breve, ricevute le autorizzazioni delle autorità competenti, si aggiungeranno alla lista anche i paesi delle società di noleggio a lungo termine acquisite da Ald (Irlanda e Norvegia) e Leaseplan (Repubblica Ceca e Finlandia)”, spiega il ceo.
COLLABORAZIONI: GENERALI, MA NON SOLO
Fca Bank aveva partnership molto forti con il gruppo Generali: da Generali Italia a Genertel passando Generali Jeniot: quale sarà il futuro di questi accordi, anche in considerazione del business assicurativo di Crédit Agricole in Italia? Carelli, a questo proposito, conferma di volver continuare a operare con il gruppo Generali “proseguendo il lavoro su diversi progetti portati avanti con le società nostre partner”. Questo non esclude che in futuro si potranno “estendere ulteriormente le partnership con le società di Crédit Agricole”, argomenta Carelli. “Oggi – ricorda – sono già attive delle collaborazioni con CA Assurance, in Italia per le assicurazioni furto e incendio, e con CA Creditor Insurance, sempre in Italia e Francia, Spagna e Germania, per le polizze Cpi”. Ma la ricerca di “nuove opportunità per consolidare ed estendere il nostro percorso di crescita e sviluppo” non si fermerà qui, garantisce Carelli.
LE NUOVE FRONTIERE DEI SETTORI AGRO E NAUTICO
Sempre a proposito di partnership, Crédit Agricole ha annunciato anche future collaborazioni con il settore nautico e agricolo, un comparto in cui il ruolo di CA Auto Bank potrà avere un peso. “La nostra ambizione – sottolinea l’ad – è affermarci come la banca della mobilità per un pianeta migliore, per questo il nostro impegno non può che estendersi in tutti i settori della mobilità, compresi quello nautico e agricolo”. Partirà quindi tutto dalla “vocazione alla sostenibilità ambientale e alla mobilità green”, fa sapere Carelli, attraverso le soluzioni finanziarie, assicurative e di noleggio, grazie a Drivalia. “Sotto questo aspetto – continua – la nascita di CA Auto Bank costituisce uno degli elementi portanti della strategia del gruppo CA Consumer Finance, che punta a essere leader della mobilità verde fornendo, attraverso le sue controllate, prodotti pensati per soddisfare le più diverse esigenze dei clienti”.
Insomma gli obiettivi sono guardare avanti e ampliare il business, nonché la nostra gamma di servizi assicurativi anche ai mezzi agricoli e nautici: “a oggi – rivela infine Carelli – siamo in fase di test con un provider assicurativo su entrambi i settori”.
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