FELICE RACCONTA LE ASSICURAZIONI
Tra le prime compagnie tradizionali a sbarcare sui social, Groupama Assicurazioni utilizza lo storytelling per coinvolgere il cliente e creare identificazione. Con l’obiettivo di intensificare la relazione, fare cultura assicurativa e supportare la rete
30/08/2016
Un fenomeno che continua a crescere in modo esponenziale quello dei social network: nel 2015, si registrava un +64% di utenti su internet; 50 milioni di smartphone; un giro d’affari di 15 miliardi di euro spesi on line; 81% degli italiani attivi su Facebook (oltre 23 milioni).
In tema social, la scelta fatta da Groupama Assicurazioni, già cinque anni fa, è stata quella di impostare la propria pagina Facebook come un account privato, creando uno storytelling attorno a Felice, un personaggio in grado di creare identificazione con gli utenti/target, che presenta un ideale tipo positivo, con una vita scandita da situazioni tipiche del quotidiano e, quindi, in grado di fornire consigli che aiutino a prevenire i rischi casa, in auto o nei contesti di socialità.
Utilizzare un personaggio in cui riconoscersi crea empatia con gli interlocutori e li spinge all’identificazione, generando coinvolgimento e attivando un processo di avvicinamento alla marca. Il personaggio usa un linguaggio semplice e diretto: fa proprie le passioni e le vicende delle persone, interagisce con loro, promuove cultura assicurativa ed evidenzia i vantaggi dell’essere un cliente Groupama Assicurazioni.
L'AGENTE COME TESTIMONIAL DEL BRAND
Dalla sua nascita, la pagina continua ad avere un ottimo seguito, come testimoniano i dati dell’ultimo anno, che registrano una popularity incrementata del 25,3%, e un numero di fan che ha superato la soglia dei 41 mila. Anche la reach (ovvero la portata e quindi il numero di utenti unici che hanno visualizzato un certo contenuto) è migliorata del 128,1%, grazie a una copertura organica media pari a 6.095, e un engagement che fa registrare un +187,1%, con una media di 90 interazioni per ogni post.
Gli agenti Groupama Assicurazioni rappresentano una parte molto attiva della fan base, e contribuiscono notevolmente alla diffusione dei contenuti condividendoli sulla propria pagina, divenendo dei veri e propri brand ambassador.
ANTICIPARE I BISOGNI
A oggi, nella maggior parte dei casi, i social media vengono utilizzati dagli operatori del settore finanziario con finalità esplorative: ascolto delle conversazioni on line della clientela, lancio di dibattiti su tematiche specifiche e pubblicità dei principali servizi/prodotti, nonché di eventi. È questo anche il caso di Groupama, che non svolge attività di digital o direct marketing attraverso la pagina. I social network e l’enorme quantità di informazioni messe a disposizione possono, infatti, aprire la strada a un marketing customizzato, basato su strumenti di predictive analysis che consentono di anticipare i bisogni del consumatore e offrire prodotti e servizi ritagliati su misura, generando nuove opportunità di business cross e upselling. Tutto questo, peraltro, non implica il ridimensionamento del ruolo dell’agente, che dovrà essere sempre più relazionale e consulenziale.
SOLUZIONI SU MISURAQuando si parla di social, la vera sfida consiste nel pensare questi strumenti non come luoghi di semplice conversazione, ma come nuovi spazi comunicativi dove valorizzare e intensificare la relazione con il cliente, creando dialogo e cultura assicurativa.Il cliente digitale si esprime e si muove attraverso i social media, lasciando traccia del suo pensiero, delle sue abitudini, del suo stile di vita e delle sue aspirazioni. In questo senso, Facebook può essere un canale ulteriore per migliorare la conoscenza sull’assicurato e sapere, ad esempio, se ha cambiato lavoro, se ha comprato una casa, se ha avuto dei figli, ecc, e proporre soluzioni di vendita calibrate sui suoi bisogni.
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