ASSICURARE LE ENERGIE RINNOVABILI È DI NUOVO UN’OPPORTUNITÀ
La copertura assicurativa di impianti di fonti energetiche alternative è tornata a essere interessante per le compagnie a fronte di una maturata conoscenza tecnologica e una normativa più vasta e dettagliata che riducono i potenziali rischi di danno ai beni
13/03/2023
Dopo l’emergenza pandemica e la crisi energetica, volgiamo lo sguardo verso i nuovi confini tracciati in materia dalla situazione geopolitica e dal nuovo Pnrr.
Per la prima volta nella storia l’energia eolica e quella solare nel 2022 hanno generato il 22% dell’elettricità dell’Unione Europea, superando per la prima volta il gas (20%) (fonte: European Electricity Review).
La transizione elettrica dell’Europa sta correndo verso un’economia pulita ed elettrificata. In Italia il mercato dell’energia, in particolare il settore solare, ha reagito con forza vedendo triplicata la capacità di rinnovabile installata annualmente, con un nuovo picco di installazioni sia domestiche che industriali per autoconsumo.
Nel 2023 una nuova spinta arriverà dal Pnrr nell’ambito della Missione 2 – Componente 2 Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile – Investimento 5 Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione, l’Investimento 5.1 Rinnovabili e batterie, con una disponibilità finanziaria di 1 miliardo di euro che mira a sviluppare le filiere industriali nei settori fotovoltaico, eolico e delle batterie.
L’incremento delle installazioni fotovoltaiche e la loro diffusione sono conseguenti anche a una riduzione dei costi di installazione e all’introduzione di sistemi di accumulo a batteria, in grado di garantire vantaggi economici e ritorni brevi dell’investimento, anche in assenza degli incentivi statali (che avevano sospinto il settore negli anni 2007/2015).
Il Pnrr sosterrà anche lo sviluppo del settore agrovoltaico, necessario al fine di raggiungere gli obbiettivi di decarbonizzazione con scadenza 2030, garantendo le potenzialità produttive del terreno, sia dedicato all’allevamento, sia alla coltivazione.
UN SETTORE EVOLUTO NELLA PRODUZIONE CHE HA RIDOTTO I COSTI
Il mercato assicurativo per il ramo delle energie rinnovabili, e in particolare per il fotovoltaico, ha manifestato un deciso raffreddamento dopo un periodo di grande interesse e diffusione di polizze sia da banco che tailor made. Il sentiment degli assicuratori con il mercato solare si è contratto, a causa della numerosità e magnitudo dei sinistri direttamente e indirettamente correlati al rischio, a una tecnologia non ancora matura e al picco di diffusione non supportato da una precisa conoscenza dei rischi.
IL TEMPO AGGIUSTA TUTTO
Oggi il settore assicurativo ha una visione più esperta e sensibile; ci si augura possa rinascere un buon feeling tra assicuratori e player legati a una tecnologia che ha rivoluzionato il mondo.
Per quanto riguarda i produttori, il mercato mondiale ha assistito tra il 2015 e 2020 a un deciso e profondo riassestamento, che ha visto numerose aziende (anche big company) sospendere la produzione e chiudere i battenti, con perdite economiche pesantissime. Un passaggio che ha comportato gravi difficoltà per i clienti, che hanno visto “saltare” il fornitore/referente a pochi anni dall’acquisto.
Questa contrazione ha garantito una sorta di pulizia nel settore, in cui quelle sopravvissute sono oggi certamente aziende più solide, che possono garantire la necessaria affidabilità in termini di qualità e di servizi post-vendita.
Sul fronte dei costi, il settore fotovoltaico ha visto, rispetto alla prima ondata contributiva (2009-2015) una radicale contrazione, con un vertiginoso abbassamento dei prezzi sia di installazione che di manutenzione. Se nel 2010 1 kWp (kW di picco) di fotovoltaico veniva venduto anche a 7.000 euro (impianti home) oggi per la stessa potenza, ma con moduli più efficienti i costi sono nell’intorno dei 1.500 euro: una riduzione di circa l’80%.
MATERIALE E NORMATIVA, CAMBIA IL RISCHIO INCENDIO
Uno dei principali temi di attenzione per il settore assicurativo in materia di fotovoltaico è quello collegato all’incendio. La diffusione di generatori sui tetti di abitazioni e fabbricati artigianali e industriali ha generato la crescita di sinistri in cui l’esposizione economica per la compagnia assicuratrice non riguarda solo il valore dell’impianto.
L’evoluzione normativa ha prodotto buoni risultati anche sotto questo aspetto, con l’emanazione di norme, leggi e guide volte proprio alla prevenzione e riduzione del rischio incendio.
Il recepimento e l’applicazione del Regolamento UE n. 305/2011 (Cpr) ad esempio ha introdotto sette requisiti base delle opere da costruzione per una durata di servizio adeguata: resistenza meccanica e stabilità; sicurezza in caso d’incendio; igiene, salute e ambiente; sicurezza e accessibilità nell’uso; protezione contro il rumore; risparmio energetico e ritenzione del calore; uso sostenibile delle risorse naturali.
Per quanto riguarda la sicurezza in caso di incendio, stabilisce che le opere da costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che, in caso d’incendio, la generazione e la propagazione del fuoco e del fumo al loro interno siano limitate.
La Cei 82-25 del 2022 - Guida alla progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di generazione fotovoltaica rinnova e migliora i criteri per la progettazione, l’installazione e la verifica dei sistemi destinati a operare in parallelo alla rete di distribuzione di media e di bassa tensione.
Maggiore consapevolezza, dunque, sia in termini di prevenzione, ma anche di comprensione delle casistiche più frequenti.
Quello fotovoltaico può tornare a essere un ramo assicurativo di interesse, con maggiore consapevolezza sui rischi e sulle potenzialità coinvolte, per un settore ormai diffuso e integrato nella vita quotidiana, domestica e produttiva, e che al pari di quello delle auto elettriche dovrà trovare un equilibrio volto a garantire la normalizzazione dei rischi e la conseguente protezione dell’equilibrio sinistri/premi.
Per raggiungere l’obiettivo, i cardini sono stati posti, da una raggiunta conoscenza acquisita con la storicità, e da un miglioramento normativo e legislativo. Il cammino deve proseguire anche con il miglioramento delle attività di mantenimento degli impianti fotovoltaici che, al pari degli altri a energia rinnovabile (idroelettrico, biogas ed eolico, ad esempio), deve prevedere una maggiore attività di ispezione, controllo e manutenzione, per mantenere la necessaria integrità e durata nel tempo degli impianti.
“Tutte le cose che ora si credono antichissime furono nuove un tempo”
Publio Cornelio Tacito
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