UNA PASSIONE CHE DURA UNA VITA
Controllo gestionale, professionale, reddituale e di immagine, arricchiti dall’amore per il proprio lavoro e dal costante aggiornamento. Sono questi gli ingredienti per costruire un’agenzia modello che, anche con il passare del tempo, continua a stimolare e sviluppare la visione imprenditoriale dell’agente di assicurazione
25/06/2020
Sono Rosanna Fiorentino, agente di Italiana Assicurazioni da molti, molti anni.
Quando mi chiedono cosa mi abbia indotto a scegliere il mondo delle assicurazioni, talvolta tentenno: sinceramente oggi non so più se sono diventata agente per caso o per scelta; so con certezza, però, che per una serie di coincidenze, a Torino, sul finire degli anni ’60, mentre studiavo all’Università e mi cimentavo con gli esami alla facoltà di Economia e Commercio, mi ritrovai a sbirciare da una speciale serratura il mondo delle assicurazioni e le sue interessanti dinamiche.
Galeotto fu un mio compagno d’università – oggi mio marito – che, dopo aver risposto a un annuncio di lavoro, iniziò a muovere i primi passi in questo settore che allora sembrava trasudare una matrice prettamente maschile. Sinceramente questo aspetto non mi ha impressionato affatto; ha prevalso, invece, la curiosità sollecitata dai suoi racconti. La voglia di conoscere l’ambito nel quale lui si stava addentrando con inattesa disinvoltura fu fortissima, ed è così che sentii crescere in me una sorta di attrazione fatale per questa attività che mi ha immediatamente indotto a inserire nel mio piano di studi Diritto delle assicurazioni. L’attrazione nel tempo si è trasformata in una profonda passione. Passione per una professione che non ho più lasciato, approfondendo le tante sfaccettature di questo contesto, sperimentandone i tanti ruoli e dando vita, infine, a quella che viene definita oggi un’agenzia modello. Ho voluto da sempre curare l’aspetto imprenditoriale che un agente al passo con i tempi non può oggi permettersi di trascurare, ma al tempo questo aspetto era poco presente nelle realtà agenziali. Ho sempre ritenuto indispensabile la governance della propria azienda, a prescindere dalla sua dimensione.
Abbiamo mosso i primi passi in quella che è stata, fino al 1995 (anno dell’unificazione con Italprevide), l’unica agenzia nella città di Torino di Italiana Incendio e Rischi Diversi e Italiana Vita – così si denominava allora l’attuale Italiana Assicurazioni. Si trattava di una agenzia di media dimensione caratterizzata da un elevato target della clientela e un ottimo mix tra corporate e retail, situata nel centro della città in un palazzo antico e prestigioso.
Le caratteristiche nel tempo non sono mutate. Nel 1990 ci siamo spostati nel palazzo accanto, gemello del precedente avendo, mio marito e io, acquistato i locali dove abbiamo voluto circondarci di arredi scelti con cura tra il moderno e l’antico e, essendo entrambi amanti dell’arte, di quadri e oggetti per noi significativi e belli. Insomma, abbiamo voluto un’agenzia a nostra misura: “calda ed accogliente”, come la definiscono spesso i nostri clienti.
IL DESIDERIO DI IMPARARE
Governare la propria azienda vuol dire averne il pieno controllo. Il controllo gestionale, professionale, reddituale e – perché no? – anche il controllo dell’immagine. Il nostro è un lavoro che si basa sulle relazioni: ritengo fondamentale sapersi porgere al meglio.
Da sempre perseguo qualità, imponendo al mio paziente team i più complessi percorsi di certificazione, ritenendo indispensabile una formazione e una organizzazione gestionale altamente qualificata per poter fornire ai clienti la giusta capacità consulenziale.
Un percorso di crescita professionale non si improvvisa; è frutto di costante abnegazione, attenzione agli scenari esterni, all’evoluzione culturale di settore, e non solo. È necessario, peraltro, avere il desiderio umile di voler sempre imparare, attingendo esperienza a ogni occasione.
Aver condotto con piglio manageriale la mia agenzia ha generato stimoli positivi e senso di appartenenza nei miei collaboratori: oggi siamo davvero una famiglia, un’azienda fiera dei propri risultati. La passione è contagiosa e forse si trasmette: mia figlia Sarah è diventata agente anche lei molto giovane muovendosi presto con ottime capacità. A seguito della nascita dei suoi tre figli, pur tenendosi sempre informata, ha dovuto rallentare per qualche anno la vita pratica dell’agenzia. Adesso è tornata a pieno ritmo e mi piace pensare che la continuità sia garantita nel tempo…
PROFESSIONE COME SERVIZIO RESO ALLA COLLETTIVITÀ
Sono passati tanti anni dal mio primo approccio con questa professione, ma l’entusiasmo e la passione sono ancora oggi in crescita.
Il contatto costante e diretto con i clienti, la testimonianza della loro fiducia che dura nel tempo, e il sentire che il mio impegno professionale viene apprezzato anche dalla compagnia, sono motivo di grande gratificazione.
Andando a ritroso nel tempo, per ricercare i meccanismi autentici che hanno generato in me questa scelta, individuo senza esitazione il fascino della vastità degli argomenti che questa professione induce ad affrontare.
È una gratificazione continua riuscire a rispondere alle diverse esigenze delle persone e delle aziende laddove ti rendi conto che, grazie alla giusta copertura assicurativa, hai contribuito a risolvere o alleviare problemi anche molto seri. In questo credo risieda il significato del nostro lavoro inteso come servizio reso alla collettività grazie all’imprescindibile valore sociale dell’intermediazione professionale.
Mi rendo conto, peraltro, che in questo momento storico il campo d’azione nel quale muoversi è in continuo mutamento, ricco di nuovi risvolti e sfumature che vanno di pari passo con le camaleontiche trasformazioni a cui il Covid-19 ci sta abituando, proiettandoci in un futuro del quale bisognerà saper intravedere nuove forme e nuovi bisogni.
IMPRENDITRICE CON RUOLI ISTITUZIONALI
La direttiva europea (Idd) entrata in vigore da poco più di un anno ha disincentivato le professionalità improvvisate dando sempre più ragione alla mia visione imprenditoriale delle agenzie.
Sono convinta che solo un’agenzia sana, organizzata e con una buona redditività, possa garantire una consulenza efficace e un’assistenza personalizzata a un cliente che, oggi più che mai, ripone in noi tanta fiducia insieme alla speranza in un futuro migliore e tutelato dalle inevitabili sorprese che la vita ci riserva per sua natura.
Oggi ho la fortuna di ricoprire più ruoli istituzionali: oltre a essere il presidente del consiglio di amministrazione della mia agenzia sono delegato distrettuale di Uea per il Piemonte ovest e membro del comitato di presidenza del gruppo agenti della compagnia di cui sono mandataria da sempre: Italiana Assicurazioni.
Questi ruoli di rappresentanza comportano molte responsabilità e incombenze pratiche, ma sono soprattutto veicolo di straordinarie opportunità di incontri ed esperienze.
Posso dire in sintesi che la scelta, forse casuale, di tanti anni fa ha sicuramente contribuito a fare di me una persona privilegiata che ha la piena consapevolezza di svolgere il lavoro che più le piace e mi permetto di dire: “fino a quando mi diverte così, voglio continuare”.
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