CYBER, UN RISCHIO COMPLESSO DA SFIDARE SU PIÙ FRONTI
La cybersecurity sarà un tema di primo piano anche per il 2025. Si va verso un approccio sempre più strutturato, che considera problemi già noti, e comunque sempre aperti, nuove tendenze e novità normative finalizzate alla sicurezza informatica delle organizzazioni e del sistema sociale nel complesso. Un contesto che coinvolge il settore assicurativo, chiamato a dare un sostegno nella gestione del rischio e ad attuare una riduzione delle barriere linguistiche
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20/02/2025
Nel 2025 le sfide della cybersecurity diventeranno più complesse, a causa dell’evoluzione tecnologica e dell’aumento della connettività globale. Inoltre, le organizzazioni dovranno anche adeguarsi all’insieme di normative europee che adottano sempre più un approccio risk-based e resilience-based.
ll panorama della sicurezza informatica si sta evolvendo rapidamente, plasmato da progressi tecnologici, cambiamenti normativi e minacce emergenti. Per tenere il passo, le organizzazioni devono anticipare questi sviluppi. Per i leader e le organizzazioni della cybersecurity, restare al passo con le tendenze del settore della sicurezza informatica è fondamentale per salvaguardare le risorse e mantenere la fiducia. Di seguito alcune delle principali tendenze di cybersecurity da tenere in considerazione nel 2025.
- Sicurezza basata sull’Intelligenza Artificiale (IA): l’IA sarà centrale nelle strategie di difesa e attacco. La sicurezza delle applicazioni IA sarà cruciale, con investimenti in piattaforme di threat intelligence e soluzioni di risposta automatizzata.
- Decentralizzazione dei diritti decisionali: la decentralizzazione sta cambiando i modelli tradizionali di supervisione, richiedendo un approccio flessibile e una gestione distribuita del rischio.
- Elemento umano: il comportamento umano continua a essere un punto debole significativo. Nel 2025, le strategie di sicurezza si focalizzeranno sull’aspetto umano e sulla scienza comportamentale.
- Carenza di talenti: la domanda di professionisti della sicurezza informatica continuerà a crescere, rendendo cruciale attrarre e trattenere talenti qualificati.
- Architettura Zero Trust (Zta): la Zta continuerà a espandersi come best practice, concentrandosi sulla gestione dell’identità e degli accessi, autenticazione multifattoriale e micro-segmentazione.
- Attacchi ransomware: tali attacchi rimarranno una minaccia significativa, con criminali informatici sempre più organizzati. Pertanto, le organizzazioni dovranno rafforzare ulteriormente le protezioni e sviluppare strategie di risposta e di recupero.
- Sicurezza della supply chain: la supply chain continuerà a rappresentare un rischio significativo. Ne consegue che le organizzazioni investiranno in strumenti di gestione dei rischi di terze parti per monitorare i fornitori.
- Privacy e protezione dei dati: si tratta sempre più di proteggere i dati e la privacy investendo in soluzioni di crittografia, di anonimizzazione e di mascheramento dei dati per conformarsi alle normative.
- Sicurezza degli ambienti cyber-fisici: la digitalizzazione e l’integrazione dei sistemi cyber-fisici aumentano i rischi. Sarà fondamentale implementare protocolli di sicurezza specializzati in grado di salvaguardare gli ambienti IT e OT.
- Sicurezza cloud: la migrazione verso il cloud rende la protezione degli ambienti cloud una priorità, con focus su gestione della sicurezza del cloud e sistemi di orchestrazione, automazione e risposta.
IL RUOLO DELLE NORMATIVE NELLA SICUREZZA INFORMATICA
Le normative di cybersecurity svolgono un ruolo fondamentale in un panorama sempre più dominato da minacce sofisticate e pervasive, stabilendo standard di sicurezza e responsabilizzando le organizzazioni. Nel 2025, entreranno in vigore importanti normative come Nis2, Dora, Cyber Resilience Act (Cra) e AI Act, tutte orientate a migliorare la resilienza digitale e rafforzare la sicurezza informatica. Per affrontare le sfide poste da queste normative, le organizzazioni dovrebbero: condurre la valutazione del rischio atta a identificare vulnerabilità specifiche; implementare misure di sicurezza tecniche e organizzative; sensibilizzare il personale sull’importanza della cybersecurity; fornire formazione adeguata.
UNIFORMARE IL LINGUAGGIO DELL’ASSICURAZIONE CYBER
La crescente complessità del panorama digitale ha aumentato la domanda di assicurazioni cyber. Oggi il mercato offre polizze che coprono responsabilità civile, danni a sistemi, interruzioni di servizio e perdite di fatturato. Nel 2025 si prevede un aumento della domanda di assicurazioni cyber, in considerazione del fatto che sempre più organizzazioni riconoscono l’importanza di proteggere i propri asset digitali e di conformarsi a normative più rigorose. A fronte di ciò, si assisterà al proliferare di polizze cyber integrate con i servizi di cybersecurity. Inoltre, le compagnie assicurative, per essere competitive, dovranno sviluppare sempre più prodotti personalizzati allo scopo di soddisfare le esigenze specifiche dei clienti, oltre a incentivare le misure di prevenzione con sconti per chi mantiene alti standard di sicurezza.
In ogni caso, è fondamentale che le compagnie assicurative si accordino sul linguaggio tecnico da utilizzare. È inaccettabile che le coperture cyber presentino, ancora oggi, definizioni diverse tra loro. Esiste un linguaggio comune disponibile, come il Cyber lexicon del Financial stability board (Fsb), che offre definizioni consolidate e accettate dalla comunità digitale e già adottate dall’Ivass. Di fatto, utilizzare queste definizioni sarebbe un ottimo punto di partenza per semplificare la comunicazione con i clienti e prevenire fraintendimenti costosi sia per loro, sia per la reputazione del settore assicurativo.
VERSO UNA GESTIONE OLISTICA DEL RISCHIO
I trend di cybersecurity per il 2025 delineano un panorama in costante evoluzione, sempre più digitalizzato e soggetto a frequenti attacchi informatici, che comporta da parte delle organizzazioni lo sviluppo di un framework di cyber resilience efficace, scaturito dall’intersezione del risk management, della business continuity e della cybersecurity. Urge adottare un approccio olistico, con il risk manager che, insieme alle altre funzioni di sicurezza, usufruendo di veri e propri cruscotti intelligenti, sia in grado di gestire il rischio cyber in tempo reale, guidare l’implementazione di una cultura aziendale forte, agile e flessibile, trasformando l’incertezza in un’opportunità di crescita.
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