PIU' RISPETTO PER GLI AGENTI

Un maggior riconoscimento del ruolo dell'intermediario e un utilizzo funzionale, e non strumentale, della contrattazione aziendale: queste le istanze avanzate alle compagnie da SNA

PIU' RISPETTO PER GLI AGENTI
👤Autore: Laura Servidio Review numero: 38 Pagina: 30
Il sindacato chiede maggior considerazione per le prerogative professionali degli agenti e la salvaguardia del rapporto, un tempo privilegiato, che il mandato agenziale instaura tra impresa e intermediario. 
“I vertici di alcuni gruppi aziendali – esordisce Claudio Demozzi, presidente nazionale di Sna – non sempre hanno la forza sufficiente a limitare lo strapotere delle compagnie e, a volte, sono costretti a sottoscrivere accordi integrativi che, in cambio di promesse regolarmente disattese, cedono diritti vitali per la categoria. Altri – continua – resistono, temerariamente, ma troppo spesso a costo di ritorsioni e minacce, anche personali”. 
Un caso emblematico, sottolinea Demozzi, è quello di Fonage: “qualche Gaa ha invitato i propri aderenti a sospendere i versamenti contributivi al Fondo pensione agenti, facendo così risparmiare qualche milione di euro alle imprese, e creando pregiudizio agli agenti stessi”.


ANA: QUALE STRATEGIA?

Il timore di Sna è che le compagnie continuino a utilizzare l’arma della contrattazione aziendale in modo strumentale, bloccando ogni tentativo di riscrivere insieme l’Accordo nazionale agenti (Ana), scaduto ormai da quasi dieci anni. “In questo ambito – spiega Demozzi – abbiamo creato le condizioni necessarie per affrontare adeguatamente la questione. Ma non è ancora chiara la volontà dell’Ania, così come la sua capacità di rappresentare la strategia dell’industria assicurativa nel nostro Paese”. 
L’auspicio di Sna è quello di una ripresa dei negoziati. E proprio sul fronte della contrattazione collettiva, tra poco più di un anno si dovrà pensare al rinnovo del Ccnl Sna/Fesica-Confsal 2014, sul quale si sta lavorando per favorire un sempre maggiore adeguamento delle agenzie al mercato che cambia: “a tal fine – spiega Demozzi – abbiamo dato vita all’ente bilaterale Ebisep, che sta erogando una quantità di servizi e di interventi economici mai sperimentata in passato”.





IL FUTURO INCERTO DI FONAGE

Altra questione cruciale, il già citato Fondo pensione agenti. Qui Sna ha chiesto e ottenuto l’apertura del tavolo ministeriale, schierandosi per la salvaguardia del fondo. “La stessa Covip – racconta Demozzi – ha approvato, a distanza di tempo, un piano di riequilibrio che non prevede la trasformazione di Fonage, e mantiene la prestazione definita e la capitalizzazione collettiva”. 
Ma lo scenario è ancora tutto da definire: sul commissariamento del fondo pende il ricorso presentato da Sna al Capo dello Stato, mentre sui tagli alle prestazioni, il sindacato di Demozzi chiede che questi vengano dilazionati nel tempo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti