ITAS E RSA, LA DIVERSITÁ DIVENTA RICCHEZZA
Tra le rappresentanze delle due reti è già iniziato un dialogo collaborativo affinchè l'integrazione permetta di creare opportunità positive per tutti gli attori coinvolti: intermediari e compagnie
11/04/2016
Dopo l’acquisizione di Rsa da parte di Itas, le due reti coesisteranno all’interno della compagnia, in un’ottica di collaborazione. “La vera sfida – spiega Dario Mannocci, presidente gruppo agenti Rsa – sarà dimostrare come le diverse storie e modalità di approccio al mercato non siano un limite, bensì una ricchezza. Questo sia nel Prendere atto che le proprie identità possono portare a esprimere un nuovo modo di fare squadra, ma soprattutto nei confronti di un mercato che, per troppo tempo, si è proposto con stereotipi di vecchio stampo. Credo che questa esperienza sarà un esempio per il mercato assicurativo nazionale”.
La rete storica Itas ha da sempre un rapporto molto aperto e costruttivo con la compagnia e anche Rsa non vuole essere da meno. “Il gruppo agenti Gaarsa – conferma Mannocci – è sempre stato caratterizzato da un forte spirito collaborativo. Tante sono le cose che abbiamo già affrontato insieme e altrettante quelle che condivideremo strada facendo. Gestiamo il cambiamento uniti, nella consapevolezza che una parte non può prevaricare l’altra e che, solo collaborando, riusciremo a essere vincenti, ognuno nel proprio ruolo. Noi stiamo lavorando in questa direzione e siamo sicuri che ciò sia possibile: basta porsi obiettivi ambiziosi e condivisi”.
DUE REALTA' COMPLEMENTARI
L’aspetto più delicato è riuscire a comunicare tenendo sempre presenti le diverse identità. È uno sforzo che richiede attenzione, ma che alla fine paga poiché la comunicazione risulta più centrata rispetto alle rispettive realtà, quindi fatta immediatamente propria.
“I nuovi colleghi – concorda Massimo Binini, vice presidente del gruppo agenti Itas – hanno iniziato ora a conoscere nel dettaglio la nostra compagnia; siamo sicuri, come dimostrano i primi risultati, che il dialogo sarà stimolante e costruttivo. Le nostre non sono realtà alternative, bensì complementari”.
Dello stesso ottimismo sembra animato Mannocci. “Difficoltà ne abbiamo incontrate e ne incontreremo, ma la cosa importante è che gli ostacoli vengano affrontati e superati insieme, grazie alla capacità di combinare diverse prospettive e punti di vista. Questo atteggiamento – conclude – genera soluzioni, non problemi”.
BININI, LA RETE PLURIMANDATARIA COME OPPORTUNITA'Integrazione, non contrapposizione. Con questo spirito Itas sta affrontando la recente acquisizione. “La rete storica – spiega Massimo Binini, vice presidente del gruppo agenti Itas – crede fortemente nel rapporto monomandatario ed esclusivo con la mandante al punto di averne assorbito la filosofia mutualistica. Ma la rete plurimandataria offre una straordinaria possibilità di arricchimento sia per l’azienda sia per la rete storica, in termini di conoscenza di mercato e filosofie operative differenti”.Il sentirsi parte di un unicum, componente attiva di un rapporto privilegiato, ha permesso alla rete storica di superare brillantemente fasi critiche (post Bersani) e rilanciare sfide di sviluppo importanti che hanno portato l’azienda dove è oggi. “Noi vogliamo continuare questo rapporto che ha generato ricchezza, per noi e per l’impresa: anche grazie ai valori di mutualità che l’azienda porta avanti”.
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