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L’OUTSOURCING, UNA RISPOSTA PER LE FUNZIONI IT
Le tempistiche stringenti per adeguare le architetture esistenti ai recenti requisiti, i nuovi skill tecnici richiesti per la loro gestione e il budget necessario, sono solo alcuni dei problemi con cui le aziende si devono confrontare. Una soluzione può arrivare dall'esternalizzazione
19/05/2016
👤Autore:
Luca Virgilio, enterprise software solutions di Willis Towers Watson
Review numero: 34
Pagina: 36 - 37
☁Fonte immagine: Olivier Le Moalc - Fotolia
Il bisogno di monitorare le performance delle compagnie assicurative, cresciuto alla luce dello scenario di incertezza finanziaria e dell’avvento di Solvency II, si sta traducendo nella necessità di produrre una significativa quantità di report e analisi con frequenza e dettagli sempre maggiori, con un impatto sugli utenti di software business-critical chiamati a generare una notevole pressione per aumentare le risorse computazionali disponibili.
Tutto questo in una situazione economica generale caratterizzata da una pressione sulla capacità di generare dividendi per gli azionisti, la richiesta di mantenere alti i volumi di nuova produzione, margini sempre più stretti e sostanziali riduzioni di budget.
I PROBLEMI LEGATI ALL’IT
Più in generale, nell’ambito dell’acquisizione e della manutenzione dell’hardware, le aziende si scontrano con criticità legate a prestazioni: la compressione nella dimensione del tempo richiede l’aumento delle capacità elaborative del sistema; IT e processo di governance: la qualità delle informazioni deve essere garantita anche attraverso soluzioni IT governate e robuste; system integration: introduzione di skill specifici su sistemi sempre di più business-oriented; data quality: predisposizione di processi di produzione, trasformazione, arricchimento, validazione dei dati; process automation: processi automatici, controllati e governati; security: inclusione di soluzioni per garantire la sicurezza delle informazioni in linea anche con i nuovi requisiti per la privacy; business continuity e disaster recovery, per garantire la continuità del business.
Le compagnie, che non vogliono gestire internamente le suddette problematiche possono oggi decidere di ricorrere a servizi di esternalizzazione dell’infrastruttura tecnologica, tenendo anche conto del fatto che, nel caso di applicazioni business-critical, l’attività di adeguamento delle architetture a supporto è spesso caratterizzata da un rapporto rischio/rendimento decisamente sfavorevole.
ESTERNALIZZARE CONVIENE
L’outsourcing dell’infrastruttura applicativa, acquistando servizi di Infrastructure as a service (Iaas), prevede la fornitura dell’accesso agli utenti finali all’architettura tecnologica richiesta e ospitata dal provider del servizio stesso, attraverso un browser su internet o un’applicazione smart client.
Numerosi i vantaggi di un’infrastruttura in service: questa limita gli investimenti in termini di hardware on-site; può essere pianificata e messa in esercizio riducendo al minimo le attività di roll-out, creando l’intervallo più breve possibile al raggiungimento del time-to-value per un investimento IT; i piani di business continuity e disaster recovery sono normalmente integrati; permette una governance del processo sia IT sia di business; rappresenta un forte acceleratore per l’automazione dei processi.
L’INFRASTRUCTURE AS A SERVICE: PIÙ REATTIVI E TRASVERSALI
Trasferendo le responsabilità derivanti da un’architettura on-premises, la funzione IT può concentrarsi maggiormente su attività ad alto valore che gli consentano di supportare gli obiettivi di business attraverso un più forte allineamento con l’azienda.
In particolare, una Infrastructure as a service può aiutare una funzione IT a essere maggiormente proattiva nel supportare le strategie di business e ad avere una ruolo maggiormente trasversale rispetto alle esigenze di business per la definizione di architetture business-agile.
WILLIS TOWERS WATSON VGRID, IL COSTO DI UNA POLIZZA IN 24 OREWillis Towers Watson, insieme con Microsoft, ha calcolato il costo relativo a una copertura assicurativa sulla vita per il mondo intero, in appena 24 ore. Il calcolo è stato eseguito su RiskAgility Fm, ultimo strumento di modellazione finanziaria di Willis Towers Watson, su più di 100 mila CoreAzure, distribuiti in 13 datacenter a livello globale.Il nuovo prodotto vGrid Willis Towers Watson, è una soluzione Infrastructure-as-a-service che consente alle compagnie assicuratrici di lanciare i loro modelli di analisi del rischio su un grid con tecnologia cloud-based/on-demand.L’intero esercizio, comprese le fasi di set up, la configurazione e l’esecuzione del modello, è stato completato all’interno di una finestra di 24 ore: la sola esecuzione del modello è stata completata in poco più di un’ora nell’ambiente Azure, contro i 19 anni che sarebbero stati necessari su una macchina stand alone. Il modello adottato ha eseguito un’analisi stocastica del costo di una copertura assicurativa vita per i 7,3 miliardi di persone sulla Terra, con un intero ciclo di vita di una polizza per 100 mila dollari, confermando un importo di circa 2,5 volte il prodotto interno lordo globale con una deviazione standard di circa il 15% del Pil mondiale.“Questo esercizio non solo dimostra quanto lontano siamo arrivati – afferma Stephen Hollands, global product leader per Saas e vGrid in Willis Towers Watson – ma anche cosa sarà possibile in futuro, tenendo conto del fatto che ci muoviamo in un mondo dove le attuali tecnologie possono già cambiare molti dei vecchi paradigmi che hanno rappresentato un vincolo per gli assicuratori al modo in cui fare business. Soluzioni tecnologiche innovative come il vGrid e il software as a service, usate insieme, possono migliorare notevolmente la velocità, l’affidabilità, controllo e precisione nel processo di modellazione del rischio sfruttando appieno la potenza del cloud”.
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