CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSICURATIVI

La pluri-premiata suite di advanced analytics di CRIF migliora la conoscenza dei rischi a cui sono esposti aziende, abitazioni, terreni e veicoli

CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSICURATIVI
Eventi climatici estremi come alluvioni, bombe d’acqua e grandinate straordinarie negli ultimi anni sono aumentati notevolmente, fino a un +65% nel 2021 (fonte: Coldiretti, su dati Onu). Il nostro Paese affronta una doppia sfida, poiché oltre a essere largamente esposto agli eventi naturali è anche ampiamente sottoassicurato: tra il 1980 e il 2019 le perdite economiche da eventi naturali assicurate non raggiungevano i 3,5 miliardi di euro su un totale di oltre 72 miliardi (fonte: European Environment Agency). La maggior frequenza di fenomeni metereologici estremi impone alle compagnie una significativa innovazione dell’offerta e del pricing. In questo scenario, la scienza dei dati può fornire un valido supporto poiché, grazie ad analytics avanzati e sofisticate tecniche di machine learning applicate a informazioni precise e granulari, si possono misurare più accuratamente i rischi, con benefici sia sulla competitività dell’impresa che sulla qualità del servizio erogato agli assicurati. CRIF, che da anni è attiva sulle tematiche environmental, social e governance (Esg), ha sviluppato in collaborazione con Red la Climate Risk Analytics Suite, un potente tool basato su score e algoritmi innovativi che ha recentemente vinto il G20 Techsprint, award internazionale patrocinato dalla Banca d’Italia e dall’Innovation Hub della Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri). Si tratta di uno strumento analitico che abilita una migliore conoscenza dell’esposizione al rischio fisico sul territorio, legato a eventi estremi, di aziende, abitazioni, terreni e veicoli. La Climate Risk Analytics Suite è infatti in grado di sviluppare differenti scenari sugli eventi climatici attesi, con una stima di impatto a livello di microzona e di singolo asset, fornendo un potente supporto alla compagnia nella valutazione della rischiosità del portafoglio in essere e nella definizione di logiche accurate di underwriting e pricing.

UN QUADRO DI INSIEME E IL LIVELLO MICRO-TERRITORIALE

Per misurare la rischiosità vengono prese in considerazione decine di variabili da una pluralità di fonti, che mettono a fuoco non solo il rischio climatico in senso stretto ma anche le caratteristiche urbanistiche e sociali di ciascun territorio, allo scopo di individuarne la vulnerabilità e quindi l’impatto atteso in termini di perdite economiche. Le serie storiche dei fenomeni meteorologici, che perdono di significatività in un contesto di rapido e profondo cambiamento, vengono integrate con sofisticati scenari previsionali, mentre alle fonti tradizionali si affiancano valutazioni innovative, come l’analisi semantica delle rassegne stampa locali sull’intensità degli eventi e sulla gravità dei danni osservati. L’output finale della Climate Risk Analytics Suite è una mappa geografica del rischio che descrive in maniera precisa tanto il quadro di insieme quanto le differenze, spesso significative, a livello micro-territoriale, che costituiscono l’evidenza più preziosa per la compagnia al momento della sottoscrizione delle coperture per i singoli rischi. 

Per maggiori informazioni: marketing@crif.com

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