TRA ANTICHI RISCHI E MINACCE EMERGENTI
Esattamente come avveniva già diversi secoli fa, in cima alla lista delle principali cause di perdita finanziaria per le aziende ci sono l’arenamento delle navi e gli incendi, a cui si sommano anche gli incidenti aerei. È quanto emerge dal rapporto Global claims review 2014 di Allianz global corporate & specialty, che ha analizzato 11 mila richieste di indennizzo superiore ai 100 mila euro in 148 Paesi del mondo, tra il 2009 e il 2013
31/10/2014
Passano i secoli, le evoluzioni tecnologiche si fanno sempre più prodigiose, eppure i rischi restano gli stessi. E così l’arenamento delle navi e gli incendi si confermano ancora in cima alla classifica delle principali cause di perdita finanziaria per le imprese.
Ad affermarlo è l’edizione 2014 del Global claim review realizzato da Allianz global corporate & specialty (Agcs), ricerca che ha individuato le principali cause di perdita su più di 11 mila richieste di indennizzo aziendali di grande entità (ammontare superiore ai 100 mila euro) in 148 Paesi nel mondo tra il 2009 e il 2013, e secondo la quale quasi il 70% delle perdite finanziarie sarebbe derivante da appena dieci casistiche di evento. Subito dopo l’arenamento, le principali cause di perdita per le imprese vedono al secondo posto gli incendi, cui seguono, nell’ordine: incidenti aeronautici; terremoti; uragani; lesioni corporali (compresi i decessi); inondazioni; sinistri inerenti a responsabilità civile professionale; difetti dei prodotti; guasto delle macchine.
NAVI, RIMUOVERE I RELITTI E' SEMPRE PIU' CARO
In cima alla classifica delle richieste di indennizzo nel quinquennio 2009/2013, l’arenamento delle navi continua, dopo secoli, a confermarsi come una delle bestie nere degli assicuratori. Agcs osserva che, sebbene la frequenza degli incidenti stessi (specialmente quelli provocati dalle perdite di carico) sembri essere in calo, tra i fattori che più contribuiscono alla notevole crescita del costo dei sinistri nel settore marittimo ci sarebbero, da un lato, l’incremento delle richieste di indennizzo, a cui si somma il sempre più preoccupante problema legato alla negligenza dell’equipaggio (determinante in oltre il 60% delle richieste superiori a un milione di euro) e dall’altro il costo elevato della rimozione dei relitti. Agcs precisa tuttavia che, analizzando il campione oggetto di indagine, la perdita da arenamento è relativamente rara (8%), aggiungendo che a far risultare questo fattore come principale causa di perdita finanziaria ha contribuito in modo determinante il caso più emblematico degli ultimi anni: la Costa Concordia.
NON SOLO CYBER: I RISCHI CHE EMERGONO
La ricerca di Agcs si sofferma poi ad analizzare le perdite per settore commerciale, a partire dai cosiddetti rischi emergenti: tecnologia, crescita economica, cambiamento climatico, mutamento sociale e un contesto legale e normativo in rapida evoluzione sono tutti fattori che influenzano il rischio e che rendono le richieste di indennizzo più impegnative, anche con un passaggio da rischi tangibili come il danno da incendio a rischi intangibili come rischio reputazionale e interruzione della catena di approvvigionamento.
Per quanto riguarda le richieste di indennizzo nel ramo danni e responsabilità civile, a rientrare tra le tendenze collegate ai rischi emergenti di maggior rilievo che dovranno essere monitorate saranno le esposizioni crescenti alle catastrofi naturali e il cambiamento climatico, la complessità e l’interconnettività in aumento dei rischi, specialmente per l’interruzione delle attività, e l’importanza sempre più grande delle minacce informatiche.
MINACCE SEMPRE PIU' INTERCONNESSE
Passando poi al capitolo relativo agli incidenti aerei, nonostante si registrino miglioramenti nella sicurezza dell’aviazione civile, il costo dei sinistri nel settore dell’aviazione è in aumento, trainato dall’utilizzo assai diffuso di nuovi materiali e dall’aumento della complessità degli aeromobili, nonché dalla regolamentazione sempre più esigente e dal costante incremento del contenzioso basato sulla responsabilità. Sebbene gli incidenti aeronautici siano le cause principali di perdita in termini di numero di richieste di indennizzo e valore, anche i sinistri che si verificano a terra rappresentano una parte significativa delle richieste di indennizzo. Per quanto riguarda il settore dell’energia, è l’incendio la causa principale di richieste di indennizzo, sia per numero che per valore. I valori più elevati degli attivi uniti a rischi sempre più complessi e correlati sono indice dell’aumento del costo dei sinistri. I rischi emergenti (minacce informatiche, nuove tecnologie) e l’incremento del costo dell’interruzione delle attività contribuiranno, secondo l’analisi di Agcs, a creare un contesto futuro più impegnativo.
Nei settori danni ai beni e rischi tecnologici i rischi tendono a diventare sempre più interconnessi e concentrati su zone con elevata esposizione a eventi naturali. Il costo dei sinistri collegati a catastrofi naturali, secondo il Global claims review, probabilmente aumenterà in seguito all’intensificazione dell’attività economica e all’aumento del valore degli attivi nelle zone pericolose. La tendenza è quella delineata dal settore petrolifero e del gas, dove le richieste di indennizzo di grande entità sono sempre più collegate all’interruzione delle attività e i cui valori sono elevati. Anche in questo ambito è l’incendio la causa principale delle perdite, con i guasti macchine che risultano essere un fattore importante dei sinistri in termini di numero. La garanzia terremoto è la causa più grave nel segmento dei rischi tecnologici per valore dell’evento (65%) mentre l’errore umano è la tipologia di danno più comune (30% dei sinistri).
UN CONTESTO NORMATIVO SEMPRE MENO INDULGENTE
Secondo lo studio di Agcs, gli istituti finanziari e le richieste di indennizzo collegate a dirigenti e funzionari devono affrontare due sfide principali: da un lato un contesto normativo molto meno indulgente, dall’altro la diffusione delle azioni collettive, ispirate da una cultura sempre più radicata in materia di richieste di indennizzo e consulenti legali o litigation funders sempre più esperti. La ricerca rileva che in molti Paesi vi sia un aumento nelle richieste di indennizzo basate sull’Rc professionale, che sono la causa principale di perdita nell’ambito dei sinistri analizzati. Viene poi anche registrata una tendenza degna di nota verso le class action in nuovi settori, con nuovi scenari legali che stanno emergendo al di fuori degli Stati Uniti: se, in passato, le cause collettive erano sconosciute nei mercati europei, oggi Agcs rileva come sempre più Paesi li stiano adottando. Si registra quindi un incremento di tali azioni collettive sia in termini di severità che di frequenza. Soprattutto in alcune giurisdizioni.
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