IL MERCATO ASSICURATIVO ALLA PROVA DELLA GEOPOLITICA
Il primo trimestre di quest’anno ha mostrato in tutto il mondo una generale tendenza del settore a un riequilibrio, con una differenziazione del rischio e il contenimento della crescita dei tassi. L’attuale scenario economico e le tensioni politiche globali rischiano però di vanificare lo sforzo compiuto
13/07/2022
Pur avendo adottato strategie che hanno permesso in maniera sempre maggiore nell’ultimo anno di controllare un contesto di volatilità, il settore assicurativo si trova a livello globale a fare i conti con uno scenario di complessità economica e geopolitica che può impattare nuovamente sui rischi così come sui sinistri.
L’industry ha risposto alle sollecitazioni degli ultimi anni serrando i ranghi con una attenta attività di differenziazione del rischio, selezionando i rischi migliori negli ambiti più volatili e mostrando un maggiore orientamento verso i settori identificati come più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di crescita. L’esito di questa complessiva revisione strategica è un rallentamento della tendenza di crescita dei tassi, che dopo la fine del 2021 è proseguito anche nel primo trimestre dell’anno in corso. A fare eccezione è il rischio cyber, con prezzi in crescita in tutto il mondo.
Secondo il Global Market Insights Report pubblicato da Aon e relativo al primo trimestre del 2022, a livello di macro-regioni globali il mercato mostra poche eccezioni e, oltre all’andamento dei tassi di crescita, indica una generale coerenza anche sulla capacità (andamento regolare, sempre escludendo il cyber) e nell’ambito dei sinistri.
Guardando alle quattro macro-regioni Emea e Regno Unito, Asia Pacifico, Nord America, America del Sud, il rischio è ovunque “moderato” per le linee di business automobile e casualty/liability e “sfidante” per il cyber; tra gli altri settori in un contesto generale “moderato” si distinguono positivamente (“soft”) i mercati trade credit e employer liability/worker compensation in Nord America, mentre le aree Emea e Uk mostrano contesti difficili anche per le linee D&O e property.
Il mercato italiano rispecchia in pieno gli andamenti moderati e sfidanti descritti per l’area Emea. Riguardo ai prezzi, il report prospetta un mantenimento di automobile e casualty/liability, un leggero incremento (tra l’1 e il 10%) per il segmento trade credit, più sensibile per le coperture D&O (tra l’11 e il 30%), mentre sono dati in deciso aumento (oltre il 30%) gli ambiti cyber e property.
FATTORI ESTERNI CHE POSSONO INCIDERE SUI SINISTRI
Alcune tendenze di contesto hanno influito sull’andamento dei sinistri nel primo trimestre dell’anno e pongono in prospettiva delle ragioni di riflessione per tutto il mercato. Non si tratta solo di andamenti di rami assicurativi, ma di questioni più complesse che toccano il settore fino alla sua capacità di dare risposte adeguate agli assicurati. Il documento di Aon si sofferma in particolare su alcune istanze: il contesto globale, il Covid-19, la disponibilità di talenti e le controversie tra operatori.
I tre scenari che più preoccupano per il possibile impatto sul settore assicurativo sono, come visto, l’inflazione, i problemi nel fluido andamento delle catene di approvvigionamento, con le relative difficoltà per il sistema economico, e gli effetti della guerra in Ucraina, in particolare delle sanzioni: questo panorama di complessità può avere ripercussioni anche sulle richieste di risarcimento, con un impatto che potrebbe manifestarsi pienamente sul medio periodo.
Un secondo contesto di tensione atteso riguarda i sinistri relativi al Covid-19, segnalati come ambito da monitorare già nei primi mesi della pandemia. In realtà, attualmente il numero di sinistri mostra una crescita molto limitata e i procedimenti riguardano richieste di risarcimento presentate da singoli contraenti: in ogni caso le sentenze dei tribunali sono tenute monitorate dalle compagnie in tutto il mondo, soprattutto nella prospettiva più lunga della creazione di precedenti.
ATTENZIONE ALLE TENSIONI INTERNE AL SETTORE
Oltre questi ambiti più o meno attesi, si manifestano due tendenze che riguardano direttamente fattori interni al settore assicurativo. La prima è quella che viene definita come “guerra dei talenti”, che riguarda i sinistri tanto quanto gli altri ambiti dell’attività delle compagnie assicurative. Si rileva infatti un grande movimento di professionalità all’interno dei singoli segmenti della filiera assicurativa (assicuratori, intermediari, periti, etc), così come tra un segmento e l’altro. Questo aspetto non rappresenta di per sé una negatività, ma il rischio è che a risentirne sia il processo stesso di gestione del sinistro, soprattutto dal lato del cliente che potrebbe percepire poca chiarezza e incoerenza nell’andamento della propria pratica.
La seconda tendenza “interna”, evidenziata da Aon già nei mesi scorsi, che potrebbe avere influenza anche sul settore dei sinistri, riguarda l’aumento delle divergenze di opinione tra coassicuratori su specifici sinistri, anche questo un fattore che può causare instabilità nel mercato.
PROSPETTIVE E RISCHI IN AMBITO LIFE SCIENCE
Il report di Aon ha incluso nell’edizione del primo trimestre 2022 un focus dedicato all’ambito life science, approfondendo le tendenze di mercato, i rischi e i sinistri per le imprese del settore farmaceutico e della produzione di dispositivi medici. Le principali sfere del rischio riguardano la protezione della proprietà intellettuale e la responsabilità di prodotto: quest’ultima in particolare vede un aggravamento del profilo di rischio derivante dall’introduzione di nuove tecnologie medicali come le terapie geniche personalizzate.
Come in altri ambiti, la digitalizzazione comporta una serie di minacce, qui ancora maggiori perché correlate alla salute dei pazienti come nei casi di sistemi di diagnosi, dispositivi medici o app di monitoraggio della salute. Le tecnologie digitali possono però rappresentare un vulnus anche per la filiera o nell’organizzazione del lavoro. Parzialmente collegato alla digitalizzazione è il rischio reputazionale, una voce comunque in genere delicata per tutto il life science.
Guardando ai sinistri che più preoccupano le compagnie, l’attenzione va soprattutto alla responsabilità di prodotto, che negli ultimi vent’anni ha contato un gran numero di cause collettive associate a responsabilità D&O, un trend che pare in rallentamento negli ultimi due anni. Nell’ultimo biennio sono aumentati i sinistri per business interruption e interruzione delle supply chain, collegati alla pandemia e a perdite informatiche.
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