AGENTI SARA, INSIEME SI DIVENTA PIÙ FORTI

Gaetano Vicinanza, presidente del Gas, illustra l’evoluzione della rappresentanza da lui guidata, oggi pienamente sintonizzata con la trasformazione digitale avviata alcuni anni fa dalla compagnia. E sottolinea l’aspetto fondamentale di favorire il ricambio generazionale per garantire un futuro di sviluppo alla categoria

AGENTI SARA, INSIEME SI DIVENTA PIÙ FORTI
👤Autore: Beniamino Musto Review numero: 93 Pagina: 51
Il Gruppo Agenti Sara (Gas) nella sua conformazione attuale nasce il 16 febbraio 2011 dalla fusione di due gruppi agenti: il gruppo interaziendale e il Gac, quest’ultimo nato da una scissione nei primi anni 2000, dopo l’uscita di scena dell’allora presidente Gianfranco Controzzi. L’unificazione è avvenuta con l’arrivo in Sara Assicurazioni di Alessandro Santoliquido, il quale aveva esortato gli agenti a riunirsi sotto un’unica rappresentanza. Attualmente gli intermediari iscritti al Gas sono circa 400 e le agenzie 350, diffuse su tutto il territorio nazionale e con portafogli medi tra il milione e mezzo e i due milioni di euro. Il gruppo, che tra poco celebrerà un congresso elettivo, è guidato dal maggio 2017 da Gaetano Vicinanza, che si ricandiderà alla presidenza. “L’appuntamento congressuale – spiega Vicinanza a Insurance Review – avrebbe dovuto tenersi nel maggio 2020, ma a causa della pandemia abbiamo dovuto prorogarlo più volte, di comune accordo con i colleghi. Ora però, finalmente, dovremmo farcela”. 

OLTRE ALL’AUTO C’È DI PIÙ

Lavorare con la compagnia ufficiale dell’Automobile Club d’Italia rappresenta per gli agenti Sara “una sinergia che offre parecchie soddisfazioni. La compagnia è un punto di riferimento per l’associato Aci, che può trovare in Sara tutte le risposte alle proprie necessità assicurative”. Bisogni che vanno sempre più al di là dell’auto. “Negli ultimi sei anni – racconta Vicinanza – la compagnia ha portato avanti un grande sviluppo nei rami elementari. Siamo diventati molto forti sia per la qualità dei prodotti, sia per quanto riguarda le tariffe, tanto che oggi le nostre polizze per qualità non hanno niente da invidiare rispetto a quelle di compagnie ben più grandi della nostra. Oltre che nel retail, siamo ben presenti anche tra le aziende medie e medio-grandi, e siamo in grado di offrire loro supporto attraverso servizi molto efficienti”. 


Gaetano Vicinanza, presidente del Gruppo Agenti Sara

LA SVOLTA DIGITALE

Questa capacità di servizio è stata resa possibile anche grazie alla svolta digitale intrapresa cinque anni fa dalla compagnia, e che ora è arrivata alla piena maturità. “Il cambio di metodologia di lavoro tra le modalità che avevamo e la digitalizzazione – ammette il presidente del Gas – è stato vissuto dagli agenti con una iniziale cautela, dettata dal fatto che non si conoscevano le dinamiche di un progetto che era in fase embrionale: c’era curiosità, ma anche un po’ di preoccupazione, perché avevamo già modalità operative che dopo una sofferta fase di affinamento stavano funzionando egregiamente”. La trasformazione, inoltre, non riguardava solo gli strumenti di lavoro, ma richiedeva un cambio di mentalità. “Passo dopo passo ci siamo arrivati. Ora – osserva Vicinanza – il sistema funziona a pieno regime e con l’arrivo della pandemia ci è stato di grande aiuto nel gestire i rapporti con i clienti perché ci ha consentito di riuscire a lavorare dappertutto. Devo dire che in quei mesi difficili la compagnia ci è stata vicina e molto attiva. Abbiamo mantenuto contatti costanti con il direttore generale Alberto Tosti e il direttore commerciale Andrea Pollicino, i quali sono sempre stati molto attenti alle necessità degli agenti. Nei primi mesi del 2020 la compagnia è intervenuta subito, anticipandoci le stesse provvigioni dell’anno precedente, e ha proseguito in questo sostegno con altri contributi economici diretti a favore degli agenti”. 

I RAPPORTI CON LA COMPAGNIA

Questo supporto riflette lo stato delle relazioni tra gruppo agenti e mandante, con un rapporto che Vicinanza definisce “buono, tendente all’ottimo”. Affinché si arrivi pienamente all’ottimo si dovrà attendere la conclusione della trattativa avviata dall’attuale giunta, e al momento in corso, sull’accordo dati e sull’accordo welfare. “Sono due accordi – rivela Vicinanza – che non erano mai stati discussi e portati all’attenzione della direzione, ed erano tra i principali punti programmatici della mozione congressuale del 2018. Ci sono voluti quattro anni, però ora siamo arrivati ad avere un’offerta da parte della compagnia sulla bozza che abbiamo presentato su questi due accordi. E abbiamo avuto un riscontro finora positivo, non ancora definito, mancano alcuni punti importanti, ma c’è la disponibilità della compagnia a discuterne con gli agenti”.



FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE

Se sul fronte dei rapporti con la compagnia la giunta guidata da Vicinanza ha avviato in questi anni un fitto percorso di confronto su aspetti chiave come la digitalizzazione e l’innovazione dei prodotti, sul fronte interno nel gruppo si è iniziato a ragionare sul tema del ricambio generazionale. “Sto già formando alcuni giovani colleghi che ho coinvolto nei vari tavoli. Ragazzi che dovranno essere il futuro del nostro gruppo agenti. In questo mio percorso – dice Vicinanza – non ho tenuto la giunta blindata, ma ho voluto coinvolgere tutti, seguendo una logica che è quella dell’allenatore: chi è più in forma gioca”. Se all’interno del gruppo c’è la persona giusta per trattare una tematica, viene portata ai tavoli di confronto anche se non ha un ruolo specifico. “Lo faccio – prosegue – perché i giovani devono innanzitutto imparare a confrontarsi con le persone che prendono le decisioni. Per questo serve fare un’esperienza di prima linea, in cui occorrono doti di freddezza e di tenuta psicologica nel confronto, a prescindere dalla propria preparazione tecnica o dalle proprie abilità intellettuali. E solo provando e testando i giovani sul campo si può trovare chi può rappresentare il futuro del gruppo”. 
Vicinanza conclude sottolineando l’importanza per gli agenti di continuare a crescere “anche attraverso il gruppo, perché insieme si diventa più forti. Individualmente forse ci si può sentire più liberi, ma si è più deboli. Il mio messaggio ai colleghi è dunque quello di continuare su questo cammino di crescita proseguendo nel percorso avviato ponendo attenzione al ricambio generazionale e al futuro del gruppo”.

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