GLI AGENTI GENERALI RIELEGGONO L’ESPERIENZA
Il processo di integrazione all’interno del gruppo e il futuro dell’intermediazione assicurativa italiana. Questi i temi caldi del 31° Congresso degli intermediari del leone, che ha visto la riconferma del presidente Vincenzo Cirasola
31/07/2013
La volontà di affidarsi all’esperienza, alla capacità e alla lungimiranza del presidente Vincenzo Cirasola, in un momento epocale per la rete agenziale Generali. Questa la sintesi del 31° congresso del gruppo agenti Generali che si è svolto lo scorso giugno a S. Margherita di Pula, in Sardegna, riunendo circa 500 congressisti da tutta Italia, tra accademici e vertici della compagnia, attorno a risultati e sfide per il prossimo futuro. Tra queste, il processo di integrazione all’interno del gruppo Generali e il futuro dell’intermediazione assicurativa italiana.
Cirasola ha ripercorso la dinamica dei rapporti con i sindacati di categoria e le ragioni che hanno portato alla nascita di Anapa – la nuova associazione di rappresentanza sindacale degli agenti, di cui il gruppo agenti Generali è stato tra i soci fondatori – rimarcando la compattezza della giunta e i risultati raggiunti: l’incremento degli incentivi di produzione e della remunerazione complessiva; un fatturato costante e rispettabile; la riapertura, dopo anni di totale chiusura, del dialogo con Ania e le istituzioni.
Importante il contributo degli agenti nonostante la perdurante crisi economica e le numerose modifiche legislative. “In tale congiuntura economica – ha affermato Cirasola – gli agenti delle Generali possono affermare con orgoglio di essere riusciti a mantenere, nell’ultimo triennio, un fatturato difficilmente replicabile da altre categorie professionali”. Ragguardevole il risultato del ramo vita, con un aumento del 30% nel mese di maggio, oltre 2000 contratti dal lancio di Valore Futuro e una buona tenuta anche del ramo Rc auto e danni.
Oltre ai risultati, i principali obiettivi politico-strategici per il prossimo triennio 2013-2015: adoperarsi affinché il processo di concentrazione dei diversi brand e delle relative reti di agenzie, nella nuova compagnia Generali Italia, salvaguardi la centralità degli agenti della capogruppo; superare le difficoltà che coinvolgono l’intera categoria, individuando, in questo delicato momento di passaggio, una forte rappresentanza degli agenti.
In particolare, il progetto di integrazione, a detta della rete, richiederà una più attenta analisi da parte della compagnia, per evitare conseguenze negative per le agenzie a seguito della riorganizzazione delle competenze in capo alle diverse sedi territoriali, e per mantenere la redditività di compagnia e rete. Cambiamenti che impatteranno su un personale di agenzia, già gravato, che dovrà anche seguire programmi di formazione mirati a gestire la trasformazione.
“L’azienda sta cambiando – ha rimarcato Cirasola – e bisogna vedere sia i lati positivi sia quelli negativi di questo cambiamento. Il nostro ruolo non è in discussione, ma sappiamo che dovremo convivere con un riassetto che porterà inevitabilmente a evolvere e modificare il nostro modello di business attuale. I cambiamenti possono preoccupare, ma noi dobbiamo farci trovare uniti e coesi, non solo internamente al nostro gruppo, ma anche verso tutta la categoria. E la conferma che diversi gruppi agenti abbiano aderito al forum Gaa organizzato da Anapa è un segnale di cambiamento di rotta. Dobbiamo lavorare assieme per il bene della categoria e riprendere un dialogo con Ania facendoci trovare compatti. Il marchio Generali – ha concluso Cirasola – è quello che risentirà meno della fusione, ma siamo vicini ai colleghi che avranno più problemi. Ci saranno sacrifici da fare ma noi saremo presenti con l’azienda per guidare i necessari cambiamenti di rotta”.
In apertura: un momento della tavola rotonda
Vincenzo Cirasola, presidente del gruppo agenti Generali, durante il suo intervento al congresso
“La fiducia riposta dai colleghi – ha affermato Vincenzo Cirasola, riconfermato al suo quinto mandato – mi impegna, ancora una volta, a dedicare le mie energie, la mia professionalità e il mio spirito di servizio a favore del gruppo agenti, ben conscio delle nuove sfide che ci aspettano nel costruire un nuovo modello di agenzia all’interno di una compagine che, con l’integrazione delle altre reti distributive, si appresta nel non facile compito di mantenere il suo ruolo di leader del mercato italiano e di aspirare a diventare una delle primarie compagnie al mondo”.Cirasola ha ripercorso la dinamica dei rapporti con i sindacati di categoria e le ragioni che hanno portato alla nascita di Anapa – la nuova associazione di rappresentanza sindacale degli agenti, di cui il gruppo agenti Generali è stato tra i soci fondatori – rimarcando la compattezza della giunta e i risultati raggiunti: l’incremento degli incentivi di produzione e della remunerazione complessiva; un fatturato costante e rispettabile; la riapertura, dopo anni di totale chiusura, del dialogo con Ania e le istituzioni.
Importante il contributo degli agenti nonostante la perdurante crisi economica e le numerose modifiche legislative. “In tale congiuntura economica – ha affermato Cirasola – gli agenti delle Generali possono affermare con orgoglio di essere riusciti a mantenere, nell’ultimo triennio, un fatturato difficilmente replicabile da altre categorie professionali”. Ragguardevole il risultato del ramo vita, con un aumento del 30% nel mese di maggio, oltre 2000 contratti dal lancio di Valore Futuro e una buona tenuta anche del ramo Rc auto e danni.
Oltre ai risultati, i principali obiettivi politico-strategici per il prossimo triennio 2013-2015: adoperarsi affinché il processo di concentrazione dei diversi brand e delle relative reti di agenzie, nella nuova compagnia Generali Italia, salvaguardi la centralità degli agenti della capogruppo; superare le difficoltà che coinvolgono l’intera categoria, individuando, in questo delicato momento di passaggio, una forte rappresentanza degli agenti.
In particolare, il progetto di integrazione, a detta della rete, richiederà una più attenta analisi da parte della compagnia, per evitare conseguenze negative per le agenzie a seguito della riorganizzazione delle competenze in capo alle diverse sedi territoriali, e per mantenere la redditività di compagnia e rete. Cambiamenti che impatteranno su un personale di agenzia, già gravato, che dovrà anche seguire programmi di formazione mirati a gestire la trasformazione.
“L’azienda sta cambiando – ha rimarcato Cirasola – e bisogna vedere sia i lati positivi sia quelli negativi di questo cambiamento. Il nostro ruolo non è in discussione, ma sappiamo che dovremo convivere con un riassetto che porterà inevitabilmente a evolvere e modificare il nostro modello di business attuale. I cambiamenti possono preoccupare, ma noi dobbiamo farci trovare uniti e coesi, non solo internamente al nostro gruppo, ma anche verso tutta la categoria. E la conferma che diversi gruppi agenti abbiano aderito al forum Gaa organizzato da Anapa è un segnale di cambiamento di rotta. Dobbiamo lavorare assieme per il bene della categoria e riprendere un dialogo con Ania facendoci trovare compatti. Il marchio Generali – ha concluso Cirasola – è quello che risentirà meno della fusione, ma siamo vicini ai colleghi che avranno più problemi. Ci saranno sacrifici da fare ma noi saremo presenti con l’azienda per guidare i necessari cambiamenti di rotta”.
In apertura: un momento della tavola rotonda
CIRASOLA, CINQUE VOLTE PRESIDENTE
Un campione non si cambia, ma se ne riconosce il valore e lo si sostiene in campo per raggiungere i nuovi importanti traguardi. Questa la motivazione della riconferma di Vincenzo Cirasola al suo quinto mandato come presidente del gruppo, un evento atteso da tutti. Il presidente storico degli agenti generali ha incassato, su 458 presenti e 414 deleghe, (in tutto 872 voti), 618 consensi, nonché l’elezione all’unanimità da parte del consiglio direttivo (35).
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