EUROP ASSISTANCE CRESCE INSIEME AGLI INTERMEDIARI
Matteo Morelli, chief retail & direct channels officer della compagnia, è il responsabile della nuova organizzazione che si focalizza sullo sviluppo del singolo canale, applicando strategie diverse a canali diversi. Fondamentale resta la convinzione della centralità della componente di assistenza nel futuro del settore assicurativo
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20/06/2023
Europ Assistance Italia punta sul retail, rinnovando la propria struttura organizzativa, con l’obiettivo di essere sempre più vicina agli intermediari e generare più opportunità di business per loro. L’intera unità è stata affidata a Matteo Morelli nel suo nuovo ruolo di chief retail & direct channels officer.
Negli ultimi anni, Europ Assistance Italia ha aumentato il numero di collaborazioni, diventando la quarta compagnia in assoluto per mandati agenziali: “possiamo contare su più di 2.000 collaborazioni attive”, racconta Morelli a Insurance Review, sottolineando che “l’assistenza è una componente sempre più importante nel mercato assicurativo perché i clienti vogliono, ancor prima del risarcimento, che il proprio problema sia risolto efficientemente”.
Europ Assistance vuole “crescere insieme agli intermediari”, dice Morelli, e per farlo è essenziale, in prima battuta, “lavorare maggiormente con i partner con cui già collaboriamo, farlo in modo più efficiente, sviluppare più business attraverso di loro, con più formazione, creando profili più rotondi e andando oltre la linea viaggi e quella della mobilità”, spiega il manager. Ma questo non esclude la creazione di nuove collaborazioni: “abbiamo un piano di recruiting mirato – argomenta Morelli – e vogliamo che chi sposa il nostro progetto lo faccia a medio e lungo termine con obiettivi commerciali condivisi e con un supporto, da parte nostra, di qualità”. Per vendere bene l’assistenza occorre essere sempre reattivi e a disposizione degli intermediari: “bisogna essere sempre più vicini a loro”, insiste.
STRATEGIE MIRATE PER CANALI DIVERSI
Per capire i vantaggi della nuova organizzazione, occorre fare un passo indietro e comprendere cos’è cambiato concretamente. Prima l’organizzazione era basata sulla copertura territoriale, per coprire sia le collaborazioni con il retail insurance sia quelle con le agenzie di viaggi. “Durante la pandemia – spiega Morelli – le agenzie assicurative, le uniche rimaste aperte giacché le agenzie di viaggio erano state chiuse per decreto, si sono trovate con una maggiore potenza di fuoco e contemporaneamente noi avevamo a disposizione molte risorse già formate, cosa che ci ha consentito di ripartire rapidamente, rilasciando anche un prodotto di employee benefit per tutte le aziende che non avevano chiuso durante i lockdown”.
Con la nuova organizzazione, Europ Assistance si focalizza “sullo sviluppo del singolo canale”, applicando strategie diverse a canali diversi. “Abbiamo anche ampliato la squadra – sottolinea – per dare più supporto commerciale agli intermediari assicurativi, perché pensiamo che l’assistenza sarà centrale nel futuro del settore assicurativo”.
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PRIMA ARRIVA IL BRAND
Se l’assistenza sarà uno dei punti di forza del mercato, quali sono quelli specifici di Europ Assistance? Morelli non ha dubbi: prima arriva il brand. “Europ Assistance – dice – ha oltre il 77% di brand awareness sollecitata, un risultato rilevante per una nicchia di mercato come l’assistenza. Nella relazione con i nostri clienti, siamo attenti all’indice Nps, facciamo rilevazioni su TrustPilot, io stesso – rivela – faccio parte del programma in cui i vertici aziendali chiamano personalmente i singoli clienti che non sono rimasti soddisfatti dell’intervento di assistenza ricevuto per capire le criticità riscontrate”.
Insomma l’obiettivo è migliorarsi ogni giorno e soprattutto andare a caccia dei “buchi nei processi”, anche facendo innovazione digitale: “l’idea è sempre di agevolare il lavoro dei nostri specialisti”, precisa Morelli.
LE TRE STRADE DELL’INNOVAZIONE
Parlando di innovazione, il chief retail & direct channels officer distingue tre ambiti. In primis, ci sono i prodotti e le piattaforme digitali, “come MyClinic, il portale della salute” di Europ Assistance. Insieme avanza l’innovazione di processo, utile, per esempio, a gestire meglio i picchi di richieste. “Il secondo aspetto dell’innovazione – continua Morelli – sono i continui assessment, la continua cura che mettiamo nella relazione con i nostri intermediari”; mentre il terzo filone dell’innovazione riguarda i programmi commerciali: “negli ultimi anni – spiega – abbiamo lanciato un progetto hub con gli imprenditori che puntano su Europ Assistance e sono loro stessi a spingere il brand sul territorio. Investiamo tanto – aggiunge Morelli – nella formazione, continuiamo a creare nuovi corsi, condividiamo le strategie con i nostri partner”.
La ricetta di Europ Assistance, infine, non guarda solo alla crescita del fatturato: “per noi al centro c’è la squadra”, ribadisce Morelli. In azienda ci sono posizioni aperte per “chi ci aiuterà a creare e rendere possibile i nostri progetti”, conclude.
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