UNA NUOVA ALLEANZA VERDE

Nell’ambito della resilience week, organizzata da Insurance Europe, il settore dei rischi si è confrontato con le istituzioni comunitarie e gli stakeholder sulle

UNA NUOVA ALLEANZA VERDE
In occasione dell’uscita del suo annual report, Insurance Europe ha organizzato la Resilience Week, una serie di incontri in streaming in cui sono stati coinvolti alcuni tra i principali player del settore assicurativo, insieme a decisori politici, istituzioni, centri studi e stakeholder dei settori assicurativo, finanziario e produttivo. Del resto, resilienza è la parola che connota da sempre l’insurance, che si fonda proprio sul concetto di ripartire dopo aver subito un evento avverso. 
In questi anni, i rischi e la loro gestione si stanno caratterizzando per la coda lunga e la persistenza: accanto al concetto di resistenza occorre aggiungere quello di flessibilità. La resilienza è un processo di crescita e sviluppo, in cui i rischi diventano opportunità e ricchezza. Tra questi, la minaccia climatica è forse la principale tra le sfide aperte. 


© Olga Ihnatsyeva - iStock

LA RESILIENZA CLIMATICA

Mentre il cambiamento climatico continua la sua parabola peggiorativa, gli eventi meteorologici estremi, come inondazioni, tempeste e siccità, stanno aumentando di frequenza e intensità. Tra gli incontri organizzati da Insurance Europe, quello che ha riguardato il clima è stato anticipato anche dai dati di uno studio dello Swiss Re Institute che ha recentemente stimato che, nell’attuale traiettoria, il Pil globale potrebbe essere inferiore dell’11-14% entro la metà del secolo rispetto a quello che sarebbe stato in un mondo senza cambiamenti climatici. 
Un numero crescente di persone in tutto il mondo è esposto ai rischi che derivano dagli eventi estremi, senza essere adeguatamente protetti. Colmare le lacune di protezione, aumentando così la resilienza climatica di comunità, famiglie e individui, è un compito fondamentale e gli assicuratori sono nella posizione ideale per contribuire. Tuttavia, questo non può essere affrontato solo dagli assicuratori, ma richiede piuttosto il coinvolgimento del settore pubblico e potenzialmente anche di altre parti interessate.


© ATeka77 - iStock



© anyaberkut - iStock

EUROPA AL CENTRO DELLA SOSTENIBILITÀ

Le catastrofi naturali, ricordano i dati di Swiss Re, hanno portato a oltre 175 miliardi di dollari di perdite a livello globale nel 2020, in aumento del 26% rispetto al 2019. Un’analisi del 2019 sui dati sulle inondazioni negli ultimi cinquant’anni ha rilevato che gran parte dell’Europa centrale e nord-occidentale ha registrato un aumento fino all’11% ogni decennio della portata annuale delle inondazioni dei fiumi. 
“Il protection gap varia molto da Paese a Paese”, ha spiegato Christian Mumenthaler, group ceo di Swiss Re, citando in negativo l’esempio italiano, dove solo l’1,5% della popolazione è assicurata contro i terremoti, a fronte di un rischio molto alto. “L’opposto di quanto sta accadendo in Canada – ha aggiunto – dove sta aumentando il rischio inondazioni e stanno crescendo di conseguenza le polizze collegate”.
Eppure è proprio l’Europa a poter cogliere le maggiori opportunità dalle politiche sostenibili. “Ci aspettiamo investimenti massicci perché la transizione sarà immensa. Tutto cambierà nei prossimi anni. I ceo europei sanno cosa fare e devono farlo rapidamente”, ha chiosato Mumenthaler”.



COLLABORARE CONVERREBBE A TUTTI

Lato istituzioni, secondo Sven Giegold, membro del Parlamento Europeo nel gruppo dei Verdi Europei, ora più che mai può formarsi una “naturale alleanza tra settore finanziario e transizione ecologica”. Questa possibile collaborazione, ha continuato, deve riflettersi nelle politiche sulla sostenibilità, indipendentemente dai colori dei partiti di appartenenza. 
L’impegno dei policymaker è associare “la realtà economica e quella ecologica”, rendendo gli investimenti sostenibili e profittevoli. “Abbiamo bisogno di voi”, ha detto rivolgendosi idealmente ai player europei del settore dei rischi, “quando altre lobby mettono un freno alle politiche sostenibili e verdi, perché siete voi che guadagnate dalle strategie a lungo termine, tipiche delle policy green. Gli Stati dovrebbero avere un approccio sistematico e collaborativo con le assicurazioni, perché così converrebbe a tutti”, ha concluso Giegold.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti