LA NUOVA ASSIMOCO COSTRUITA SULLE PERSONE
Dopo un lavoro durato più di sei mesi e che ha coinvolto oltre 400 dipendenti, la compagnia ha ridefinito la propria struttura e le funzioni principali, lasciando al comando Ruggero Frecchiami come direttore generale, e rinnovando alcune aree strategiche. Il tutto valorizzando il capitale umano interno all’azienda
08/05/2019
Assimoco cambia. E più che un cambiamento è una rivoluzione dolce: una riorganizzazione tutta interna che si basa sulle persone che animano la compagnia. Da un mese è operativo il nuovo assetto della compagnia di riferimento del mondo cooperativo. La nuova organizzazione è il risultato di un processo che ha coinvolto più di 400 persone, attraverso una revisione strategica delle principali funzioni dell’azienda, con la nascita della nuova funzione Cultura e sostenibilità e della nuova business unit Terzo settore ed ethical consumers. Al vertice della catena di comando resta saldo Ruggero Frecchiami, direttore generale del gruppo da quasi nove anni.
Il progetto, iniziato a ottobre 2018, ha ridisegnato l’organigramma complessivo, creando 16 aree di governo, di cui 13 a diretto riporto del direttore generale e tre del consiglio di amministrazione.
“Con questa riorganizzazione, che non muta l’organico del gruppo Assimoco – ha precisato Frecchiami – s’intende perseguire ed esprimere, in modo ancora più evidente, l’eccellenza del servizio verso partner e clienti”.
LE AREE A RIPORTO DIRETTO DEL DIRETTORE GENERALE
Nello specifico delle strutture interessate dalla riorganizzazione, la funzione Sviluppo offerta clienti è guidata da Elisabeth Cellie, che si occuperà di disegnare e sviluppare nuovi prodotti e servizi “creando valore differenziante su tutte le linee di business e segmenti di clientela”; l’area Sviluppo commerciale partner è affidata a Guido Gusella, che insieme ai suoi collaboratori punterà a garantire “il raggiungimento degli obiettivi di crescita profittevole dei ricavi e un’esperienza di valore e differenziante per i partner”.
Alessia Borrelli è a capo della nuova funzione Cultura e sostenibilità e gestirà il cambiamento culturale di Assimoco supportando l’attuazione della strategia aziendale e lo sviluppo di un “approccio distintivo alla sostenibilità d’impresa”.
L’altra nuova funzione, Terzo settore ed ethical consumers, è sotto la responsabilità di Luca Di Lorenzo. Strategia e controllo di gestione è guidata da Mirella Maffei; l’area Amministrazione è stata affidata a Pasquale Cocca; quella Sviluppo persone e organizzazioni a Tiziano Merlini; la funzione Operations a Salvatore Graci; mentre dell’area Legale si occuperà Giorgio Colciago. L’Area tecnica protection è affidata a Silvia Camillo; quella Finanza e tecnica risparmio e investimenti ad Alessandro Masatti; Customer e partner service è di Davide Dal Mas. Ferdinando Scoa, infine, è a capo dell’area Sinistri e servizi.
TERZO SETTORE, SERVIZI ETICI PER NUOVI SCENARI DI MERCATO
Completano l’organigramma aziendale le tre strutture a diretto riporto del consiglio di amministrazione: si tratta dell’Internal audit, sotto la responsabilità di Paola Cioni; l’area Compliance e antiriciclaggio, affidata a Maria Teresa Nicolini; e Risk management e funzione attuariale, alla guida della quale ci sono Daniela Del Vecchio e Antonio Zurlo (responsabile per la funzione attuariale).
Tornando al contesto in cui è maturata la necessità di questo riassetto, Frecchiami cita “fattori estremamente interessanti” che stanno cambiando la società e, di conseguenza, gli scenari di mercato: il 92% dei millennial, fa sapere la nota di Assimoco, è disposto a pagare di più per un servizio da un’azienda sostenibile, mentre il 45% degli italiani, in generale, è disposto a pagare di più per prodotti e servizi etici.
“Il terzo settore – argomenta Frecchiami – rappresenta un pilastro importante della nostra economia che ha registrato un trend in forte crescita: una ragione in più per sviluppare sensibilmente la nostra offerta su questo fronte, facendo tesoro di un’esperienza di lunga data su questa area e del know how della business unit Terzo settore ed ethical consumers, che oggi è ufficialmente operativa”.
REINTERPRETARE IL PROPRIO RUOLO
Assimoco ha investito quindi sulla sostenibilità sociale, ambientale ed economica, anche attraverso un percorso culturale che le ha permesso di diventare B Corp, certificando così gli alti standard sociali e ambientali.
“Abbiamo reinterpretato il nostro ruolo alla luce dei nuovi obiettivi strategici, e ci siamo impegnati a sviluppare le nostre capacità organizzative rispondendo al cambiamento di contesto, modificando la linea di azione e la configurazione operativa, in modo efficace, veloce ed economico”, conclude Frecchiami.
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