INIZIATIVE PER LA PREVENZIONE

Indirizzare corretti stili di vita e di guida e arginare l'emergenza demografico-sanitaria. Con questi obiettivi la Fondazione Ania ha avviato numerose partnership pubblico-private mirate alla protezione e alla crescita del Paese

INIZIATIVE PER LA PREVENZIONE
Prevenzione e sicurezza. Questo il binomio su cui si fondano le iniziative realizzate dalla Fondazione Ania nel comparto assicurativo in una logica di partnership pubblico-privato nei diversi ambiti del welfare, e presentate lo scorso mese presso la sede romana dell’associazione.
Tra queste spicca lo Street health tour, manifestazione itinerante che nell’ultimo anno ha toccato 20 città italiane, mettendo a disposizione check-up medici gratuiti per promuovere la cultura del viver sano e agevolare chi non ha potuto accedere alle cure. Sono 13 milioni gli italiani che si curano in ritardo o non si curano affatto, a causa di problemi di accesso alla sanità pubblica. Più di un italiano su due ha dovuto affrontare spese sanitarie di tasca propria, per una spesa complessiva di 39,5 miliardi, di cui meno del 13% è intermediata da forme sanitarie integrative. Dagli oltre 6.400 check up gratuiti è emerso che il 35% delle persone soffre di pressione alta, il 60% ha un problema alla tiroide e l’11% ha livelli di monossido nei polmoni troppo alti (dati Fondazione Ania). 


IL FOCUS SULLE MALATTIE

L’Italia è anche uno dei Paesi con la più alta percentuale di anziani. Si stima che nel 2025 aumenteranno di due milioni, con un tasso di non autosufficienza in crescita del 53%. A questo si aggiunge il dato sulle malattie neurodegenerative: un milione di italiani soffre di disturbi cognitivi e 11 miliardi di euro è la spesa annua stimata per la cura di queste patologie. Un dato allarmante riguarda anche le malattie del sistema circolatorio, che costituiscono la principale causa di morte (30%) e la ragione del decesso del 40% delle donne italiane. 
Su questo fronte molto importanti sono le collaborazioni avviate dalla fondazione: con il Campus Biomedico, per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e l’utilizzo della telemedicina sugli anziani che ha portato alla creazione di protesi ad alta tecnologia (mano bionica) che regalano una sensorialità avanzata; e con la Fondazione Santa Lucia, per sensibilizzare e prevenire i disturbi neurocognitivi di malattie neurodegenerative, tra cui l’Alzheimer (il 54% della popolazione europea è a rischio), che in Italia conta 600mila malati e una spesa per il 73% a carico delle famiglie.


INNOVAZIONE E SENSIBILITÀ

Ancora sul fronte sanitario, innovativo è il progetto Un passo in avanti, messo a punto con la Fondazione Università Foro Italico di Roma, riservato a coloro che hanno subito lesioni al midollo spinale a seguito di un incidente stradale, e che prevede l’utilizzo di un esoscheletro robotico per trascorrere alcune ore della giornata in posizione verticale e muoversi.
Di grande rilevanza è poi il progetto Ania Cares, ideato in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e la Polizia Stradale, per fornire assistenza psicologica alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari. Un progetto, in cui l’Italia è apripista, che mira a fornire un supporto gratuito a chi ha perso un congiunto e che vedrà coinvolti anche forze dell’ordine, medici legali e liquidatori assicurativi, garantendo un approccio integrato ma differenziato rispetto ai differenti momenti di contatto con le vittime. 

PIÙ SICUREZZA SULLE STRADE

Altro tema critico è quelle delle morti su strada: nel 2016, in Italia, più di 3.000 persone hanno perso la vita a causa di un incidente stradale. Su questo, sono due i progetti realizzati dalla Fondazione: il primo è Ania Campus, un tour che ha coinvolto, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, migliaia di studenti delle scuole superiori di varie città italiane per diffondere una nuova cultura del rispetto delle regole della strada attraverso l’utilizzo di simulatori e lezioni con istruttori professionisti e formatori; l’altro progetto è Neopatentati, che ha regalato 7.000 corsi di guida sicura, contribuendo a ridurre del 25% le morti dei giovani su strada. Forte è anche l’impegno per la sensiblizzazione degli utenti deboli visto che nel 2016 si sono avuti 570 morti tra i pedoni, 773 sulle due ruote a motore e 275 sulle biciclette: qui è nata una collaborazione con la Federazione Ciclistica italiana per la mitigazione dei rischi stradali.


UN GIOCO PERICOLOSO

Sempre nelle scuole è di grande attualità l’iniziativa di Wealth Education, realizzata con La Sapienza di Roma, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sui rischi del gioco e su un corretto utilizzo del denaro, per arginare il fenomeno della ludopatia che interessa i bambini a partire dai nove anni di età e che, secondo gli ultimi studi, avrebbe origine a livello cerebrale.
Molte dunque le iniziative, realizzate in ottica di partenariato con le istituzioni dei diversi ambiti, per mettere in sicurezza il Paese e favorirne la crescita. In questo senso sarà determinante il progetto di ricerca con il Cnr per la previsione dell’evento sismico, che darà un contributo fondamentale nella prevenzione delle catastrofi naturali. 

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