22/04/2022-Cetif, in collaborazione con Hort@, Wesmarti e Reply, ha creato il primo ecosistema italiano basato su tecnologia blockchain per rispondere in modo efficace e diversificato alle numerose casistiche, condizioni e scenari della filiera. Chiara Frigerio spiega come è nata questa iniziativa e illustra i primi risultati della sperimentazione
Sostenere lo sviluppo delle polizze parametriche nel mercato agroalimentare italiano, per creare il primo ecosistema basato su tecnologia blockchain. È questo l’obiettivo dell’Agrifood Sandbox, iniziativa promossa dal Cetif attraverso cui sarà possibile sperimentare la sottoscrizione di polizze assicurative index based agevolate dalla contribuzione pubblica, così come definite dal Pgra (Piano di gestione dei rischi in agricoltura). La disponibilità di polizze parametriche digitali e agevolate, basate su tecnologia blockchain, consentirebbe di rispondere in modo funzionale, efficace e diversificato alle numerose casistiche, condizioni e agli scenari della filiera dell’agrifood. Agli agricoltori questa piattaforma offrirebbe uno strumento con cui gestire in modo semplice l’intero processo, dalla sottoscrizione della polizza agevolata da contribuzione pubblica all’indennizzo. L’Agrifood Sandbox – spiega Chiara Frigerio, segretario generale del Cetif – è un percorso di sperimentazione condotto con l’obiettivo di portare una forte innovazione nel mercato assicurativo italiano dei rischi agricoli. Con la collaborazione di Hort@ (model&data provider), della start up innovativa Wesmarti (platform provider) e di Reply (industrial partner), è stato creato il primo ecosistema italiano basato su tecnologia blockchain, per lo sviluppo e il test di un processo di sottoscrizione e di gestione del ciclo di vita della polizza completamente digitale”.L’ESPOSIZIONE AL CAMBIAMENTO CLIMATICOLa relazione che lega l’ecosistema agricolo ai fenomeni atmosferici è unica nel suo genere. Questo settore, infatti, rappresenta uno dei segmenti produttivi maggiormente esposti agli impatti del cambiamento climatico, che genera ricadute negative in termini di contrazione della produzione e di fluttuazioni di mercato. Nel 2020 Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) ha quantificato in oltre 600 milioni di euro il totale dei danni catastrofali.In questo scenario si collocano una serie di interventi normativi a supporto degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura, anche attraverso il riconoscimento di contributi economici e agevolazioni in relazione alle polizze innovative index-based e parametriche, come previsto dal Psrn (Programma di sviluppo rurale nazionale, 2014-2020) e recepito all’interno del Pgra (Piano di gestione dei rischi in agricoltura).I risultati della campagna 2021 presentati da Ismea testimoniano tuttavia un decremento delle aziende agricole operanti nel comparto delle colture vegetali che hanno sottoscritto un contratto assicurativo agevolato (- 0,4% rispetto al 2020). Di contro, il volume dei premi assicurativi versati alle compagnie di assicurazione è in costante aumento. “Questi dati – osserva Frigerio – possono essere giustificati da un crescente aumento della frequenza di accadimento e della severità degli eventi meteo-climatici avversi. Tali fattori hanno determinato un significativo aumento della sinistrosità nel settore agricolo, con inevitabili ripercussioni sul mercato assicurativo”. La sempre più alta esposizione economica delle compagnie ha come diretta conseguenza un aumento del costo delle tariffe. Come si evince da una statistica Ania, nel corso degli ultimi undici anni le imprese di assicurazione attive nel comparto agricolo hanno registrato nel periodo un combined ratio superiore al 110%.L’AVVIO DELLA SPERIMENTAZIONEL’Agrifood Sandbox ha visto la partecipazione attiva di realtà che, a vario titolo, operano nella filiera assicurativa dei rischi agricoli. Nel comitato scientifico del progetto, che ha il compito di indirizzare e monitorare la sperimentazione e portarne le evidenze nei contesti istituzionali, sono presenti, Ania, Ivass, Ismea, Asnacodi Italia, Coldiretti, Confagricoltura, CoorDifesa.Cattolica Assicurazioni e Reale Mutua sono le prime imprese che hanno concretamente sperimentato con propri clienti finali (aziende agricole) soluzioni parametriche a garanzia del rischio fitopatia per la filiera dell’uva da vino. La sperimentazione è stata portata avanti in un contesto protetto e controllato. Da un punto di vista tecnologico e infrastrutturale le attività sono state condotte utilizzando un’architettura blockchain permissioned Hyperledger. Sono state inoltre utilizzate ulteriori componenti abilitanti, quali smart contract e oracoli esterni.UNA PICCOLA GRANDE RIVOLUZIONE PER IL MERCATO ITALIANO“Attraverso la Sandbox – osserva Frigerio – è stato creato e sviluppato un prodotto parametrico che ha abilitato l’erogazione di un indennizzo calcolato proporzionalmente allo scostamento positivo tra il valore dell’indice finale di pressione di ciascuna fitopatia oggetto del contratto di polizza e un indice di riferimento, al netto dell’applicazione di franchigie, scoperti e/o limiti di indennizzo”.Ai fini del calcolo del danno è stata utilizzata “una metodologia scientifica innovativa, che ha già evidenziato importanti elementi di valore aggiunto in quanto frutto di attività di ricerca e conoscenze scientifiche consolidate”. Frigerio precisa che sono tuttora in corso delle attività di affinamento dei modelli che garantiscano un miglior bilanciamento tra le esigenze dell’impresa di assicurazione e le aspettative dei soggetti fruitori della copertura assicurativa. “Le attività di sperimentazione fin qui condotte – conclude Frigerio – hanno consentito la definizione e il test di un nuovo modello di copertura assicurativa per il mercato dei rischi agricoli la cui utilità ed efficienza è stata riconosciuta e dimostrata a livello ecosistemico. Il gruppo di lavoro si è posto inoltre l’obiettivo di costruire una polizza assicurativa che rientrasse nel perimetro delle polizze agevolate da contribuzione pubblica secondo quanto previsto dal Pgra 2022”.A partire da quest’anno, sarà dunque possibile per gli operatori interessati (imprese di assicurazione e distributori) prendere parte alla fase finale della sperimentazione, che abiliterà il go-to-market delle polizze agevolate da contribuzione pubblica. Una vera rivoluzione, che il settore assicurativo italiano è chiamato a presidiare e promuovere...